Napoli. “Se Dio non gioca a dadi c’è pero chi vorrebbe giocare con i numeri. Ma per fortuna la matematica non è un’opinione e i conti alla fine tornano sempre”, esordisce ironico Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, che da quando i treni della funicolare di Chiaia hanno smesso di trasportare ogni giorno quelli che poi sono diventati i 15mila “orfani” dell’impianto a fune cittadino, vale a dire dal lontano 1° ottobre di tre anni fa, tiene la contabilità dei giorni di fermo, giunti con oggi a ben 847, pari a poco meno di 28 mesi .
“Il primo dato certo è che la funicolare di via Cimarosa doveva tornare in funzione, dopo ben quattro rinvii, oggi e invece ieri sera è arrivato l’ennesima doccia fredda: niente da fare. Doveva infatti riaprire entro l’estate, poi in autunno, poi per la fine dell’anno e infine oggi”, prosegue Gennaro Capodanno.
” Nel comunicato diramato e pubblicato sui mass media – sottolinea Capodanno – si afferma che l’agenzia Ansfisa, l’Ente a tanto deputato dal ministero delle infrastrutture e del trasporti, avrebbe sottoscritto e consegnato il nulla osta. Ebbene il sindaco Manfredi e l’assessore Cosenza chiariscano dunque perché, ottenuto quest’ultimo atto, l’impianto oggi non è stato riaperto al pubblico, laddove si parla della necessità di effettuare una sorta di pre-esercizio che consiste in ulteriori prove e collaudi. Ma se è stato rilasciato il nulla osta qual è l’esigenza di queste ulteriori verifiche? “.
“Ma c’è di più e di peggio – continua Capodanno -. Si afferma infatti che per la funicolare Chiaia la capienza è aumentata del 20% dal momento che potrà portare 250 viaggiatori contemporaneamente in ciascuna direzione. Ma sul sito ufficiale dell’ANM, che riporta le caratteristiche tecniche dell’impianto prima della chiusura per l’esecuzione dei lavori di revisione ventennale, si legge che la capacità di ciascun treno era di 300 persone. Dunque, essendo diventata 250 c’è stato non un aumento ma una diminuzione del 20% della capacità”.
“Poi – continua Capodanno – si afferma che è prevista la frequenza di 10 minuti per tutte le quattro funicolari, la funicolare Centrale, la funicolare Chiaia, la funicolare Montesanto e la funicolare Mergellina. Ebbene dov’è la novità visto che la frequenza è stata sempre questa, ovviamente quando sono in funzione, così come è riportato sempre sul sito ufficiale dell’ANM? Dunque non cambia nulla né in meglio né in peggio. La novità sarebbe stata se, visto il breve percorso di appena 536 m, le corse della funicolare Chiaia fossero passate ad almeno 8 per ora, con una frequenza di una ogni sette minuti e mezzo invece che i consueti 10 minuti”.
“Cambiano in peggio gli orari di servizio invece – puntualizza Capodanno – . Infatti già prima della pandemia gli orari delle funicolari Centrale e di Chiaia venivano prolungati fino alle 2 di notte il venerdì e il sabato mentre tutti gli altri giorni, domenica compresa, l’ultima corsa partiva alle 0:30, laddove il servizio delle funicolari di Montesanto e Mergellina terminava e continuerà a terminare alle 22:00 ogni giorno della settimana. Il peggioramento sta nel fatto che la chiusura alle 0:30 nei giorni da martedì a giovedì non viene garantita per entrambi gli impianti ma solo per una delle due funicolari: chi e come si stabilirà quale tra la funicolare Centrale e quella Chiaia resterà aperta fino alle 0:30 in tali giorni. Si tirerà a sorte? Si alterneranno settimanalmente? E come faranno i viaggiatori a sapere giornalmente quale delle due funicolari prolunga il servizio. Sarebbe invece opportuno che, così come avveniva in passato, entrambe le funicolari effettuassero, nei giorni indicati, l’ultima corsa fino alle 0:30 anche se l’ottimale sarebbe prolungare il funzionamento fino alle 2 di notte in tutti i giorni della settimana”.