Il primo febbraio (18.00), il maestoso Duomo di Napoli ospiterà un evento straordinario: il Concerto per la Pace per lanciare un messaggio universale di fratellanza e speranza nell’anno del Giubileo, unendo popoli e culture attraverso il linguaggio senza confini della musica.
Napoli, città che nel 1943 si è distinta per il coraggio delle sue “Quattro Giornate”, torna a farsi simbolo di libertà e solidarietà. La sua storia millenaria, arricchita dall’incontro di civiltà diverse, rende questa città il luogo ideale per ribadire con forza l’importanza della pace in un mondo dilaniato da conflitti.
Il Concerto per la pace porterà sul palco artisti provenienti da paesi oggi segnati da gravi conflitti, come Ucraina, Russia, Palestina, Israele e Iran. Tra questi: Noa (Israele) e Miriam Toukan (Palestina), simbolo di dialogo e collaborazione. Il violinista russo – ungherese, nato in Ucraina, Graf Mourja e la pianista Nina Solodovnikova (Russia), che si esibirà con il tenore campano Giuseppe Talamo.
Le giovani pianiste ucraine Diana e Danielle Dvalishvili, un inno alla resilienza delle nuove generazioni. Il gruppo multiculturale Sistanagila, che unisce artisti iraniani e israeliani. Ad arricchire il programma, il talento italiano di artisti come Lina Sastri, Enzo Avitabile, Irene Grandi, Ermal Meta, Tosca, Amara, il Maestro e Direttore d’orchestra Carlo Guaitoli e le orchestre Sanitansamble e Scarlatti Young, che incarnano il legame tra tradizione e innovazione.