Martedì 18 febbraio su Rai 1 andrà in onda «Champagne – Peppino di Capri», un film tv per raccontare 40 anni di musica e di storia. Dalla fine della guerra al boom economico, dalla rivoluzione culturale del ’68 alla prima edizione di Sanremo a colori. «Champagne – Peppino di Capriı» (Rai Fiction e O’ Groove), per la regia di Cinzia Torrini, con la sceneggiatura di Michele Pellegrini e Maria Sole Limodio e soggetto di Pierpaolo Verga e Maria Sole Limodio, è un percorso attraverso decenni fondamentali per la storia del nostro paese, senza tralasciare il lato più intimo e fragile dell’uomo.
Peppino di Capri
Come ha spiegato Leonardo Ferrara, questo film fa parte di una collana di biopic musicali che abbiamo inaugurato con Mia Martini, con la storia di Nada, «La bambina che non voleva cantare», con Califano, ma per raccontare la vita di Peppino di Capri ci son voluti due anni. «Con gli sceneggiatori c’è stato un lavoro di sviluppo editoriale per cercare di condensare questa storia ricchissima, che parte dagli anni del dopoguerra e arriva a metà anni Settanta».
Francesco del Gaudio, che ha impersonato il cantante, ha raccontato le difficoltà incontrate nel cimentarsi con la parte: «Il processo di costruzione del personaggio è avvenuto già durante i provini. Da quando mi chiamò la mia agente e mi cantò ‘Champagne’ ho cominciato a cercare qualsiasi cosa mi potesse essere utile. Il problema è che non c’erano interviste di Peppino prima dei 35 anni, dove si potesse apprezzare la struttura di personalità di Peppino. Quindi ho recuperato quello che ho potuto, c’è stata una raccolta di materiale che mi ha consentito di farmi una idea del personaggio. Ho conosciuto Peppino, ma la maggior parte delle informazioni le ho avute dai suoi figli, Edo e Dario. Se avevo delle domande da fare le facevo a loro».