Scafati. “Un aumento della Tari del 10% per il 2025”. Ma per il sindaco “la tariffa resta invariata, la nostra è la città dove si paga di meno in provincia”.
Consiglio comunale infuocato sulla questione Pef e tassa rifiuti. Intanto è stato approvato l’ordine del giorno che impegna la giunta ad applicare per l’annualità 2025 le esenzioni e le riduzioni Tari previste dal regolamento.
I nuclei familiari in cui è presente un disabile, e con attestazione Isee inferiore ad euro 8mila, saranno esenti dal pagamento del tributo. Inoltre, si applicherà una riduzione del 25% per due anni ai nuclei familiari con reddito Isee inferiore a 15mila euro dove nasce un bambino.
E allo stesso tempo si applicherà una riduzione del 50% per le nuove utenze commerciali che avviano un’attività nel centro storico.
“Piccoli grandi segnali, in un momento estremamente difficile per tante famiglie, rivolti alle fasce deboli della nostra città e a chi decide di investire nel nostro territorio”, dice Michele Grimaldi del Pd firmatario dell’atto unitamente a Francesco Velardo del Pd, Francesco Carotenuto di scafati Arancio e Cristoforo Salvati di FdI. Un risultato importante ottenuto dalla minoranza proprio nella sera “in cui il sindaco e la sua maggioranza hanno votato a favore dell’aumento di un milione di euro del Pef del ciclo di gestione dei rifiuti, che comporterà nel 2025 un aumento della Tari di quasi il 10%. Un risultato importante, che siamo riusciti a ottenere nonostante il parere contrario del sindaco e dell’assessore al bilancio, che fino alla fine hanno provato ao opporsi, adducendo inutili scuse e arrampicandosi su sterili formalismi, proprio loro che la città negli anni scorsi l’hanno portata al dissesto economico, e costretta a un piano di rientro per 33 milioni di euro”.
Hanno votato favorevolmente 8 consiglieri, gli altri astenuti. Il sì è arrivato da Velardo, Carotenuto, Salvati, Tafuro, Pisacane, Avagnano, Attianese e Barone, che si sono assunti la responsabilità di votare a favore di questa proposta, grazie alla quale circa 30 mila euro del prossimo bilancio verranno destinati alla solidarietà e allo sviluppo. “Spiace, dunque, il voto di astensione su questo argomento di buona parte dei consiglieri di maggioranza, e anche di un pezzo di quelli di opposizione: ma rimaniamo convinti che ci siano momenti nei quali non si possa rimanere indifferenti. D’altronde, come abbiamo detto al sindaco, in evidente imbarazzo a votare contro quel popolo che dice di amare, per quanto ci riguarda stare dalla parte della città vale molto di più di un suo ennesimo selfie, ad un concerto pagato con i soldi pubblici”.
E sul Pef. “Nell’estremo tentativo di arrampicarsi sugli specchi, il sindaco ha detto che l’organo approvato non centra nulla con le tariffe Tari, ma ne stabilisce solo il tetto massimo. Come al solito, una bugia”. Di parere diverso sulla Tari il primo cittadino. “Sul tema dei rifiuti rispetto al passato la differenza è evidente: la città è sicuramente più pulita. Ricordiamo tutti i cumuli di immondizia e le mini discariche in tutta la città degli anni passati. La tariffa resta invariata grazie a una gestione oculata e al nuovo contratto collettivo che ci consente di procedere alle nuove assunzioni a un costo del lavoro minore. A oggi restiamo la città dove si paga meno per il servizio rifiuti tra Comuni grandi della provincia di Salerno come Cava, Battipaglia, Nocera e la stessa Salerno”. Quindi afferma di aver scovato una serie di morosi “con una previsione di incasso di circa 1milione di euro per il 2025”.
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