Nell’inchiesta sull’affare migranti portato alla luce in mattinata dalla Procura della Repubblica di Salerno c’è un nome eccellente: è quello di Nicola Salvati. Ex vicesindaco di Poggiomarino tra il 2016 e il 2020, ha chiuso la sua avventura da consigliere comunale di opposizione dopo le dimissioni del sindaco Falanga.
E’ stato anche tesoriere del Pd campano, un incarico che ha ricoperto fino allo scoppio dell’inchiesta. Il partito lo ha sospeso cautelativamente. «In relazione all’inchiesta condotta dalla procura distrettuale di Salerno che ha portato all’esecuzione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di 31 persone, il Pd Campania comunica che il dottor Nicola Salvati, coinvolto nell’inchiesta in relazione alla sua attivita’ professionale, ai sensi dello Statuto e del Codice etico del Pd e facendo salvo il principio di presunzione di innocenza, e’ stato cautelativamente sospeso dall’anagrafe degli iscritti del Pd e sollevato dal suo incarico di tesoriere del Pd Campania», afferma in una nota Antonio Misiani, commissario del Partito democratico in Campania.
Nel mirin odella procura sono finiti anche altri personaggi di Poggiomarino, tra cui Giuseppe Salvati.