Innanzi al gup del tribunale di Napoli si è conclusa con una sentenza di proscioglimento perché il fatto non sussiste la vicenda processuale che aveva coinvolto D’Avino Antonio (classe 1977), D’Avino Antonio (classe 1983), Iervolino Aniello e Iervolino Giuseppe. Furono arrestati nel maggio 2024 perché accusati di estorsione commessa con metodo mafioso ai danni di un imprenditore locale. Attraverso una complessa attività difensiva gli avvocati Antonio Tomeo e Luca Capasso, che assistevano i quattro, avevano ottenuto la liberazione dal tribunale del Riesame partenopeo. Gli indagati erano stati tratti in arresto e sottoposti alla custodia cautelare in carcere. La Procura aveva proposto ricorso avverso la scarcerazione ma la Cassazione (seconda sezione penale) aveva dato ragione ai difensori confermando il provvedimento del Riesame che ne aveva disposto la liberazione. Il 31 gennaio, innanzi al gup del tribunale di Napoli, dopo una lunga ed articolata discussione i difensori hanno convinto il tribunale a prosciogliere i 4 imputati «perché il fatto non sussiste».
CRONACA
3 febbraio 2025
Imprenditore pestato per i soldi del pizzo a Ottaviano, cadono tutte le accuse: prosciolti i 4 imputati