Una nuova giornata di tensioni e proteste nello stabilimento Dema di Somma Vesuviana. Anche questa mattina gli operai hanno manifestato all’esterno dello stabilimento dove da giorni va avanti un sit-in a oltranza che vede operai e sindacati in prima fila. Tra i nodi chiave della questione c’è quello dell’acquisizione degli asset aziendali da parte di Adler Group di Paolo Scudieri, un passaggio annunciato nei giorni scorsi. «Vogliamo chiarezza, vogliamo verità. E soprattutto vogliamo che tutto venga fatto nell’interesse di noi lavoratori», dicono gli operai all’esterno dello stabilimento. «I politici dicono che non sapevano nulla, non è una trattativa che si può chiudere in pochi giorni e senza informare nessuno». La giornata di rabbia va avanti tra striscioni e cori per chiedere le dimissioni dell’ad di Dema Giancarlo Schisano e per far luce sul piano di Adler, di cui ancora oggi si hanno notizie frammentarie e poco ufficiali. Dal ritrovamento di alcuni documenti nello stabilimento è emerso che molti saranno i licenziamenti, nonché la dismissione degli stabilimenti di Somma Vesuviana e Paolisi con il trasferimento dei lavoratori ad Airola. «Questo non deve accadere assolutamente», ribadiscono i lavoratori.
Nei prossimi giorni è previsto un incontro al Mimit «Chiediamo che le istituzioni pretendano che il piano industriale venga assolutamente ritirato. Il piano prevede le chiusure degli stabilimenti campani, il rilancio deve passare attraverso nuovi investimenti, nuove produzioni e il manyenimento dei livelli occupazionali», spiega il segretario generale Fiom Mauro Cristiani. Per Andrea Morisco, Rsu Dema, la questione è molto delicata. «Saremo di nuovo al Mimit dopo un incontro farsa in cui ci hanno spiegato che avremmo incontrato l’acquirente prima dell’acquisizione. – dice – In quella fase chiediamo che venga archiviato senza se e senza ma il piano industriale che prevede la chiusura degli stabilimenti Dema di Somma Vesuviana e la Cam di Paolisi».
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