Castellammare. «Vuole il paradosso della situazione che stiamo vivendo? Una persona che abita a Boscotrecase e accusa un problema di salute di natura cardiaca è costretto a venire al pronto soccorso di Castellammare. Se necessita di ricovero, noi dobbiamo predisporre il trasferimento all’ospedale di Boscotrecase. Ora capisce perché al San Leonardo si moltiplicano gli accessi, abbiamo difficoltà a prestare assistenza e le persone perdono la pazienza?». Risponde così un infermiere del presidio sanitario stabiese, al termine del suo turno di lavoro, quando gli si chiede qual è la situazione all’interno del pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Il picco influenzale e l’aumento dei casi di polmonite stanno sicuramente aggravando la situazione («nei giorni scorsi siamo arrivati a tenere 82 persone in una struttura che al massimo nei potrebbe ospitare 18», dice l’infermiere), ma il tema è sempre lo stesso «qui, spesso, anche quando non c’è il picco influenzale siamo costretti a tenere le persone in barella nei corridoi, perché siamo l’unico pronto soccorso in un’area che conta oltre una ventina di Comuni e dove l’assistenza di base non funziona», aggiunge. E’ questo il clima che si respira all’interno dell’ospedale San Leonardo nella settimana forse più difficile dall’inizio del picco influenzale. L’emergenza, secondo gli operatori, è generata soprattutto dalla mancata riapertura del pronto soccorso dell’ospedale di Boscotrecase, per la quale la Regione Campania continua a denunciare l’assenza di medici. Al di là delle polemiche, l’unità di crisi attivata dall’Asl Napoli 3 Sud sta cercando di affrontare l’emergenza recuperando posti letto utili ai ricoveri un po’ in tutti gli ospedali della zona. Un lavoro necessario per provare a liberare un pronto soccorso che oggi è asfissiato dalle continue richieste di assistenza da parte degli utenti, che nella maggior parte dei casi sono costretti a stazionare per giorni – sulle barelle – all’interno del reparto di frontiera. vl
CRONACA
6 febbraio 2025
Castellammare. Ospedale in tilt, lo sfogo degli operatori: «Troppi accessi al pronto soccorso»