Scoperti altri reperti archeologici a Villa Cuomo. Ancora dipinti su ambienti domestici, raccontano in modo più approfondito la vita della nota villa patrizia di epoca imperiale. Gli interventi riguardano l’area archeologica detta Villa Cuomo, dal nome dei proprietari del fondo ove è stata scoperta nel 1974, situata in via Casa Salese. Attualmente è oggetto di una campagna di scavi archeologici a cura della Soprintendenza di Pompei, grazie a un finanziamento di un milione di euro erogato dal Ministero per i Beni Culturali, per il recupero, restauro, valorizzazione e fruizione del sito archeologico. Sepolta durante l’eruzione del 79 d.C. da tre metri di lapilli, l’antica dimora rurale è costituita da ambienti di servizio aperti su un cortile con dipinti murari in III stile, con colonne in laterizi non intonacate. Attraverso i vari interventi nel tempo e grazie a quest’ultimo, l’area potrà essere aperta al pubblico mediante un progetto finalizzato al recupero e alla valorizzazione della villa con la creazione di percorsi archeologici virtuali e pannelli esplicativi. Si prevede anche la realizzazione di un percorso attrezzato con strutture multimediali tra il piazzale in cui si fermeranno i bus con i visitatori e l’area archeologica. «Alla nostra Villa Cuomo, è riaffiorato un altro racconto importante della nostra storia. Una cella vinaria con dolia ancora intatti, affreschi dionisiaci e antichi sistemi di raccolta delle acque, tutti tesori riportati alla luce, che confermano il valore di questo sito romano, testimonianza della nostra vocazione agricola fin dall’antichità. Grazie al lavoro congiunto tra il Comune e la Soprintendenza, questo patrimonio sarà presto restituito come importantissimo sito turistico, che parlerà non di sola memoria, ma di futuro per il nostro territorio. Ne siamo emozionati», ha reso noto attraverso i social la sindaca di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abagnale. Antonio Cesarano
CRONACA
8 febbraio 2025
Sant’Antonio Abate. Emergono altre bellezze da Villa Cuomo