Scafati. “A Scafati il sindaco umilia una mamma che si è permessa di criticare la qualità dei pasti della mensa della propria bambina. Un atteggiamento irriverente, deve rendersi conto che proprio lui è l’ultimo che può dare lezioni di moralità”. Aliberti finisce sotto accusa per la vicenda della mensa scolastica. Ancora una volta è la minoranza consiliare che, dopo aver preso le difese dei genitori (non tutti però accusano il sindaco), parte all’attacco del primo cittadino. “Piuttosto che fare queste pagliacciate si accerti che i bimbi abbiano pasti adeguati e che tutti accedano al cibo a seconda delle loro esigenze visto che le famiglie pagano lautamente il servizio mensa”, dice Francesco Carotenuto di Scafati Arancione ricordando inoltre che non è più prevista una agevolazione per reddito “perché il Comune è ancora all’interno di un piano di riequilibrio per rientrare dal buco milionario che lo stesso sindaco ha prodotto con le sue precedenti amministrazioni”. Gli fa eco Fratelli d’Italia con il coordinatore cittadino Mario Santocchio che a muso duro attacca: “In una città dove tutta la comunicazione istituzionale passa per una pagina social personale di un cittadino, sindaco pro tempore, appare gravissimo e pericoloso che a centinaia di persone sia preclusa la possibilità di essere istituzionalmente informati, perché bannati. Il sindaco dell’amore ha addirittura bannato famiglie che con educazione e buon senso chiedevano un servizio mensa, per i quali già pagano la tariffa più alta della Regione, efficiente e sicuro. Non solo, gli stessi sono stati, anche pubblicamente, apostrofati con sarcasmo e sgarbo”. Per il coordinatore cittadino del partito di Giorgia Meloni è “decisamente deplorevole per chi rappresenta la massima autorità istituzionale cittadina. Stiamo ancora sorridendo al termine “americanata” con il quale il sindaco ha voluto offendere i metodi educativi delle famiglie. Lui, che ha speso migliaia di euro di fondi pubblici per “Halloween” e “beach volley” a San Pietro. Insomma, che il sindaco non ami le famiglie lo avevamo già capito quando voleva tagliare ogni sgravio e riduzione sulla Tari, in favore dei neomelodici. Oppure quando lo stesso servizio mensa è aumentato senza possibilità di riduzioni per famiglie numerose e Isee bassi”. In conclusione per Santocchio. “Proprio vero, il sazio non crede a chi digiuna. Comportamenti che stanno alimentando un clima di tensione sociale, e di contrapposizione pubblica”. Dal canto suo il sindaco ha precisato che “ognuno ha un suo modo di far mangiare i propri ragazzi come meglio crede… Non tutti hanno la stessa visione ma questo confronto (aperto da lui stesso dopo le segnalazioni arrivate) voleva essere soltanto la possibilità di aprire una discussione pacata, serena e tranquilla per definire insieme quale può essere il menu migliore per andare incontro, purtroppo non a tutti, ma alla maggioranza delle famiglie e dei bambini che usufruiscono della mensa…” E aggiunge che al di là della simpatia o dell’antipatia che si può nutrire nei suoi confronti i bambini vengono prima di ogni cosa e le loro esigenze sono quelle prioritarie. Infine un appello ai genitori. “Segnalate all’ufficio competente, documentando quanto affermate sul cibo scadente o non adatto ai vostri figli. Evitiamo, di farci strumentalizzare da voci non verificate”.
CRONACA
8 febbraio 2025
Scafati. Mensa scolastica, Aliberti assaggia i pasti e litiga con le mamme