Ci sono anche 4 minori tra gli arrestati del blitz anticamorra, scattato all’alba di stamani a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli. I minori sarebbero stati cooptati all’interno dell’organizzazione criminale dei Cipolletta, sia come partecipi dell’associazione, sia come ‘manovalanza’ per il compimento di specifici reati volti ad agevolarne il programma criminale. Questa manovalanza sarebbe stata reperita facilmente ed a basso prezzo: risulterebbe infatti dagli esiti investigativi che il pagamento ‘a cottimo’ dei partecipanti alle singole azioni criminose, prevedesse per i minori un compenso ridotto rispetto a quello dei maggiorenni. Malgrado questa minore considerazione da un punto di vista remunerativo, tutti gli indagati minorenni avrebbero però mostrato nel compimento degli atti predatori una particolare violenza ed efferatezza, spesso eccessive e ultronee rispetto allo scopo, delle quali si sarebbero poi vantati probabilmente con intento di accreditarsi agli occhi del capo. Così come uno di loro, sentendosi parte di un gruppo criminale avente disponibilità di armi ed una nota capacità intimidatoria, avrebbe compiuto atti di violenza e minaccia per scopi per così dire “privati”. E proprio l’accreditamento verso il capo e quindi la partecipazione a pieno titolo alla organizzazione criminale sembrerebbe aver consentito a uno dei minori di diventare parte del clan, svolgendo mansioni di fiducia per e con il capo che lo avrebbe coinvolto anche nelle attività più delicate come il trasporto di armi. Evidentemente fiero di questo ‘upgrade’ e per immortalare in maniera tangibile questa sua affiliazione, si faceva tatuare sul polso il nome Cipoletta a dimostrazione della sua convinta appartenenza al clan.
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