«Nessun cedimento, anzi, una spavalderia della malavita e un crescendo di violenza da lasciare allibiti. Nel quartiere Quarticciolo di Roma, nuova aggressione a dei colleghi, mentre a Torre Annunziata, criminali che non si fermano all’alt di una volante e in un ambiente di puro farwest, tra inseguimenti e incidenti sfiorati a ripetizione, alla fine un malvivente che ha puntato una pistola vera e propria ad un collega. L’ostacolo più grande all’affermazione della legalità contro ogni forma di illegalità, è l’autorevolezza delle Istituzioni. Per riaffermare questa autorevolezza, occorrono perseveranza, costanza esoprattutto incisività nel far sentire ai cittadini la presenza dello Stato. In questa opera, come giustamente sottolineato dal Prefetto di Roma Lamberto Giannini, è fondamentalel’azione delle forze di Polizia, ma essa, da sola, non può essere esaustiva. Occorre che tutta la squadra-Stato faccia la sua parte in egual misura, in quel paradigma che come Siulp sosteniamo da tempo col nome di “Treno della Legalità”. Un treno formato da quattro vagoni che rappresentano la Sicurezza, la Giustizia, il Sistema Carcerario e la Scuola: affinché gli obiettivi possano esser raggiunti, questi quattro vagoni debbononecessariamente viaggiare alla stessa velocità, e come uno di essi arranca, tutti gli altri nerisentono in maniera diretta ed il convoglio deraglia. Bene dunque la strada indicata dal Prefetto Giannini, ma tutti i vagoni dello Stato debbono viaggiare alla stessa velocità della Sicurezza». Così in una nota Felice Romano, Segretario Generale del Siulp, il sindacatomaggioritario del comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico riguardo le affermazionidel Prefetto Giannini sulle aggressioni subite dalle forze dell’ordine nel quartiere Quarticciolo di Roma e alle scene di assurda violenza con una pistola puntata al volto di unpoliziotto a Torre Annunziata: «Ecco perché – chiosa Romano – sollecitiamo ancora una volta l’approvazione del pacchetto Sicurezza per poter adottare quanto prima le bodycam su tutte le uniformi. Giacchè una cosa è parlare di aggressioni e ben altra vedere con ipropri occhi cosa debbono subire i poliziotti nella realtà odierna. Una realtà fatta dispavalderia, prepotenza, violenza senza limiti: il punto di non ritorno è molto vicino. Lo Stato non molli la presa».
CRONACA
13 febbraio 2025
Aggressioni ai poliziotti, Romano (Siulp): «Necessario che funzioni il Treno della Legalità»