“Negli ultimi tempi, stiamo assistendo al centro di Napoli ad un significativo aumento di esercizi commerciali gestiti da stranieri, in particolare extracomunitari. Questa trasformazione pone una serie di interrogativi e solleva dibattiti sull’impatto sociale e urbanistico del fenomeno. Dai negozi di alimentari alle sartorie, dai souvenir alle botteghe etniche, molte attività hanno aperto grazie all’iniziativa di cittadini provenienti dall’Asia e dall’Africa, e non siamo sicuri che siano sempre spinti dalle potenzialità economiche della città e dalla possibilità di avviare piccole imprese”. Lo hanno affermato il presidente del coordinamento grande città di Napoli di Fdi MarcoNonno, il vice Luigi Rispoli e il consigliere comunale GiorgioLongobardi.”La crescita costante ci preoccupa soprattutto nella considerazione che aprono anche nelle vie centrali dello shopping, come Corso Umberto o Via Toledo, insediandosi laddove botteghe storiche sono state costrette a chiudere per l’impossibilità di sostenere canoni di locazione che arrivano anche agli 8.000 euro mensili e più. È nostra convinzione che dietro alcune di queste attività si celino meccanismi per favorire l’immigrazione illegale attraverso contratti di lavoro fittizi al solo scopo di poter entrare nel nostro paese ed aggirare le norme.Ciononostante questo dinamismo commerciale, se non funzionale ad attività illegali, può risultare utile in alcuni quartieri per arginare il fenomeno della desertificazione commerciale.L’integrazione economica dei cittadini stranieri può essere un fenomeno positivo, se governata con regole chiare. Per questo motivo chiediamo al Prefetto di Napoli ed al Sindaco, ognuno perla sua parte, di avviare un monitoraggio attento sulla natura di queste attività, sulle condizioni lavorative, sulla qualità dei servizi e sul rispetto delle normative commerciali e delle altre leggi compresa quella sull’immigrazione. Napoli continua a cambiare volto a dispetto di una amministrazione comunale spettatrice passiva ma per il futuro del commercio cittadino si deve lavorare per evitare stravolgimenti tra le nuove realtà economiche ed il tessuto storico della città, trovando un giusto equilibrio tra innovazione e la nostra identità” – hanno concluso gli esponenti di Fratelli d’Italia.
CRONACA
15 febbraio 2025
Napoli, boom di negozi gestiti da extracomunitari: l’allarme di FdI