Coinvolto nello scandalo dei migranti nel Salernitano, torna libero Nicola Salvati. Il professionista, sospeso dall’incarico di tesoriere del Pd campano a seguito dello scandalo, era agli arresti domiciliari da inizio febbraio scorso quanto il suo nome è stato inserito nell’inchiesta che ha portato all’arresto di 31 persone. Salvati, ex consigliere comunale di opposizione e fino al 2020 vicesindaco di Poggiomarino, era uno dei nomi eccellenti dell’ordinanza emessa dai giudici di Salerno. In giornata il provvedimento dei magistrati salernitani che rimette in libertà il politico che nei giorni scorsi era stato travolto anche un tritacarne mediatico a livello nazionale. Per i giudici «non sussistono gravi indizi di colpevolezza». Salvati resta, tuttavia, iscritto nel registro degli indagati.
Soddisfazione da parte dei vertici del Pd della provincia di Napoli. “La scarcerazione di Nicola Salvati rappresenta un’ottima notizia, non solo per lui e per la sua famiglia, ma anche per tutti coloro che, fin dal primo momento, hanno fermamente creduto nella sua innocenza. In un contesto mediatico che troppo spesso emette sentenze prima ancora della giustizia, Nicola era stato ‘già condannato’ su tutti i principali network nazionali, subendo un processo parallelo nell’opinione pubblica ancora prima che la verità emergesse pienamente. Mi auguro che a questa notizia segua quella della sua completa estraneità ai fatti”, ha fatto sapere Giuseppe Annunziata, segretario metropolitano Pd Napoli.