La sentenza di condanna all’ergastolo per Francesco Tamarisco è stata annullata dalla Corte di Cassazione. La decisione si basa sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, giudicate tardive e non adeguatamente verificate nei processi precedenti. Nelle motivazioni della Suprema Corte si evidenzia come le testimonianze, in alcuni casi, siano emerse fuori tempo massimo rispetto ai termini di legge, mentre in altri risultino basate su racconti indiretti, privi di una conoscenza diretta dei fatti. Inoltre, la credibilità dei pentiti e la scarsa specificità delle accuse non avrebbero consentito di attribuire con assoluta certezza il ruolo di mandante dell’omicidio di “Mamma Coraggio” al boss Tamarisco. Come si apprende dalle motivazioni della sentenza, “non sono state verificate bene le ragioni della tardività delle dichiarazioni rese da alcuni pentiti, e di avere analizzato la credibilità degli stessi, anche in considerazione della scarsa specificità degli elementi indicati da ognuno a carico di Tamarisco. Ciò soprattutto perché i pentiti hanno riferito cose apprese da altri, che peraltro, non avevano una propria autonoma e diretta conoscenza dei fatti”.
CRONACA
18 febbraio 2025
Omicidio Mamma Coraggio, annullato l’ergastolo a Tamarisco. «Le dichiarazioni dei pentiti non provano la responsabilità»