Il furto in casa è il reato che preoccupa di più gli italiani: la Campania regione tra le meno sicure
Il furto in casa è il reato che suscita maggiore preoccupazione tra gli italiani. Secondo la terza edizione dell’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa Censis-Verisure, realizzato con il supporto del Servizio analisi criminale del Ministero dell’Interno, il 48% della popolazione lo mette, infatti, al primo posto tra i reati che teme di subire. In questo scenario la regione Campania presenta una situazione piuttosto contenuta: con 8.967 furti registrati nel 2023 e un tasso di 16,0 furti ogni 10.000 abitanti, la regione si posiziona significativamente al di sotto della media nazionale, con 9,0 punti in meno rispetto al dato italiano. L’incremento del 10,5% rispetto al 2022 risulta sostanzialmente in linea con la media nazionale del 10,4%. Situazione critica nel Lazio, che emerge come una delle regioni più vulnerabili: con 17.061 furti registrati nel 2023, pari all’11,6% del totale nazionale, e 29,8 furti ogni 10.000 abitanti, si posiziona significativamente al di sopra della media nazionale. L’incremento complessivo del 16,1% rispetto al 2022 è ben superiore alla media nazionale del 10,4%.
NAPOLI: QUINTA CITTÀ IN ITALIA PER NUMERO DI FURTI NONOSTANTE IL BASSO TASSO In linea con il trend nazionale, che vede le aree metropolitane come obiettivi privilegiati dei malintenzionati, Napoli concentra da sola quasi la metà dei casi registrati in Campania. Circa la metà dei furti registrati nella regione si sono verificati, infatti, nell’area metropolitana di Napoli che, con 4.039 furti, si posiziona quinta tra le città italiane per numero assoluto di casi; pur mantenendo un tasso relativamente contenuto di 13,6 furti ogni 10.000 abitanti. Roma capitale anche dei furti in abitazione. La situazione risulta particolarmente critica nell’area metropolitana di Roma, che con 13.463 furti (31,8 ogni 10.000 abitanti) rappresenta da sola il 9,1% dei casi a livello nazionale, confermandosi la provincia più colpita d’Italia.
INDICE DI SICUREZZA DOMESTICA: EMERGONO CRITICITÀ STRUTTURALI L’Indice di Sicurezza Domestica, elaborato da Censis e Verisure, valuta la sicurezza domestica non solo sulla base del numero di furti, ma anche considerando altri fattori che incidono sulla protezione e sul benessere tra le mura di casa: la presenza di persone vulnerabili (anziani soli, disabili), la qualità degli impianti domestici e il livello di sovraffollamento. Ebbene tale indicatore conferma la Campania al penultimo posto nella classifica nazionale, stessa posizione del 2022, con un punteggio di 81,5/100, nettamente inferiore alla media italiana di 100/100. Un dato che riflette la necessità di maggiori interventi strutturali per aumentare la sicurezza delle infrastrutture abitative nella regione.
PREVENZIONE E TECNOLOGIA: LA RISPOSTA DEI CITTADINI In linea generale, la terza edizione dell’Osservatorio Censis-Verisure evidenzia una consapevolezza sempre più sviluppata degli italiani riguardo l’importanza della prevenzione. Secondo i dati, l’89,2% degli italiani considera la sicurezza domestica un elemento essenziale per il proprio benessere e il 50,1% prevede di investire di più in sistemi di protezione nei prossimi anni. Il forte incremento dei furti in tutto il paese sta spingendo sempre più famiglie a dotarsi di soluzioni di sicurezza avanzate. Il 64,7% degli italiani ritiene necessario un sistema d’allarme integrato, in grado di anticipare e neutralizzare i pericoli. Oltre alla protezione contro le intrusioni, si diffonde anche l’esigenza di dispositivi per la sicurezza personale, con il 25,5% che teme incidenti domestici e il 37,7% preoccupato di sentirsi male in casa senza possibilità di ricevere soccorso.

