«Dopo 1 anno e mezzo di meeting, e 6 mesi di trattative, abbiamo stretto accordo da mezzo milione di dollari con gli Studios in Hollywood per la produzione e marketing del mio nuovo progetto in uscita a metà 2025, che prevede album, docufilm, music-film e manga giapponese, sui temi dell’odio social, suicidio, depressione, giustizia negata, diffamazione, salute mentale, imprenditoria femminile, pregiudizio, e la condizione umana nella sua forma più cruda. Un “pop cinematografico e liquido” che hanno ascoltato in anteprima ed approvato calibri come Jesse Rogg di OCA, Robin diMaggio (batterista di David Bowie e Steve Vai) e Micheal Stocke (produttore di Prince e Janet Jackson). Inoltre, abbiamo firmato con ASCAP anche il manifesto per un nuovo genere musicale. Ma questo è solo l’inizio; abbiamo una lunga serie di investimenti che abbiamo seminato sul tavolo degli accordi. La mia, è una storia di grande rivalsa per chi nasce all’ombra del Vesuvio. Spero di dare onore anche alla mia città di Napoli». A parlare è Veronica Vitale, artista visionaria, compositore di colonne sonore, pianista, imprenditrice discografica e produttrice esecutiva con doppia cittadinanza statunitense. Veronica ha conseguito terza laurea con lode in scienze sistemiche e macroshift con il dottorErvin Laszlo. È inoltre Ceo dell’etichetta Visionary Vanguard Records e mentore di King Records e Bootsy Collins Foundation a Cincinnati, Ohio. Nel 2020 Veronica Vitale ha definitivamente conquistato il pubblico statunitense con la sua “Preghiera per l’Umanità” (Hymn to Humanity) cantato in oltre di 25 lingue, mentre la sua Fondazione “Artist United”, è diventata piattaforma digitale d’arte per progetti umanitari e alleanze dalla Nigeria al Bahrain. Nel 2024, tra Los Angeles e Malibu, ha dato vita a diverse Music Collective, e co-gestisce 4 studi di produzione mirando a ulteriori espansioni. Sostiene attivamente “Operation Underground Railroad” di Tim Ballard (Angel Studio, Sound of Freedom) collabora con Freeway Rick Ross (v.v scandalo Oliver North, Nicaragua) e Chico Brown (CEO Cinema Libre Studio, co-fondato con la star Mark Wahlberg) per aiutare i giovani di South Central ad astenersi da criminalità e droga; l’11 Dicembre 2024, Veronica Vitale riceve dal City Council della Città di Los Angeles e dal Consiglio Distrettuale 8 Marqueece Harris-Dawson il Premio di Riconoscimento e Alto Onorificenza dalla Città di Los Angeles per il suo contributo alla discografia globale ed alla città, ed è la prima volta che accade per un cittadino dei paesi vesuviani. «Tra gli obiettivi futuri – racconta – c’è il desiderio di investire in una sede operativa per la nostra etichetta e gruppo di produzione cinematografica anche tra Napoli e provincia oltre che negli Stati Uniti, una hub di quelle aperte agli artisti indipendenti giovani e musicisti storici ma dimenticati; creare un sistema di networking pro-attivo e reciproco in cui unire rivoluzione, giornalismo, produzione, promozione e distribuzione, e lavorare con ogni generazione nel settore dell’arte e cultura. Sono un’artista irrefrenabile, ma nel frattempo, desidero continuare a lavorare affinchè un giorno, possa diventare quel “Discografico Donna” che nella discografia italiana ho cercato a lungo, e che non ho mai trovato». Rispetto alla sua carriera, infatti, Veronica ci tiene a puntualizzare alcuni aspetti: «Non sono una creatura pre-fabbricata nei talent show italiani, non rappresento un brand di lusso o una multinazionale italiana, ma nemmeno la scorciatoia facile o il favore ricevuto. Tutto quello che ho realizzato è stato frutto di gavetta, coraggio e fede. In Italia non hanno distrutto i veri artisti, ma la speranza che ce ne siano ancora». E ancora: «Nel paese in cui sono nata, mi insultavano a ogni passo, sono andata avanti negli anni in mezzo a tanti “tu non sei nessuno, te lo stai inventando, tu non meriti, tu non sei abbastanza…” mentre a Los Angeles ho ricevuto il premio di eccellenza nell’industria discografica globale, produco Leon Hendrix, il fratello di Jimi Hendrix, Bootsy Collins, ed ho l’endorsement di Martin Sheen».
CRONACA
8 marzo 2025
Dal Vesuvio a Hollywood: Veronica realizza il sogno