Bomba davanti al Comune di Castel San Giorgio: si indaga sul mondo degli appalti
CRONACA
10 marzo 2025

Bomba davanti al Comune di Castel San Giorgio: si indaga sul mondo degli appalti

Mario Memoli

Castel San Giorgio. Raid esplosivo nella notte: criminali senza scrupoli hanno fatto esplodere un ordigno davanti all’ingresso del Comune provocando paura e ingenti danni. Si indaga a 360 gradi e tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c’è il mondo degli appalti.

Indagini su tutto l’Agro nocerino, affidate dalla procura di Nocera Inferiore (l’inchiesta oggi passa alla Dda) ai carabinieri del reparto territoriale agli ordini di Gianfranco Albanese e ai colleghi del comando provinciale di Salerno tutti diretti dal colonnello Filippo Melchiorre.  Un boato poco prima delle 2.30 provocato da una potente bomba piazzata all’ingresso del Comune ha fatto sbalzare di soprassalto i residenti e i cittadini delle zone limitrofe.

Una scena raccapricciante quella apparsa davanti alle prime persone accorse sul posto. Distrutto parte dell’ingresso, causato danni importanti al pianterreno e alla facciata dell’edificio, fatto crollare il timpano architettonico che si trova nella parte alta di palazzo di città. Indagini e i rilievi effettuati nell’immediato diranno di più.

A piazzare l’ordigno sarebbe stata una sola persona, poi fuggita in sella a uno scooter. Acquisite le immagini delle telecamere posizionate nei pressi del municipio e dai filmati del sistema di videosorveglianza (anche della zona) si intravede una moto con una persona in sella proprio all’ingresso del Comune.

Ma non è chiaro se il motociclista sia  identificabile. Chi ha organizzato tutto l’avrebbe fatto nei minimi dettagli: sapendo delle telecamere e che potrebbe essere ripreso. Aveva un casco integrale e sembra che anche la targa sia stata coperta. Ma gli investigatori hanno tratto comunque elementi importanti da quei video che potrebbero far risalire all’identità dell’uomo.

Si indaga nel mondo degli appalti, come modus operandi dell’attentato non ci sarebbero ulteriori piste alternative per indirizzare le indagini su altro “Non ci fermeremo – ha detto la sindaca Paola Lanzara – Il comune è stato aperto già a poche ore dall’attentato.  Abbiamo caparbiamente deciso che Palazzo di Città doveva restare aperto. È un simbolo. Noi siamo frustrati. Non è possibile che ci siano stati tre attentati finora e dei primi due non si sa più nulla. Non vogliamo che l’immagine della nostra cittadina sia offuscata da questi episodi. Noi andiamo avanti ma chiediamo a carabinieri e magistratura  di non abbandonarci”, ha concluso la sindaca.

Prima dell’attentato di ieri notte, altri due episodi intimidatori erano stati registrati negli ultimi tempi. A Natale del 2022, una bomba era stata fatta esplodere davanti l’abitazione del vicesindaco Giuseppe Alfano. Il giorno prima era toccato al sindaco di Roccapiemonte, il cui ingresso di casa fu danneggiato dall’esplosione di un esplosivo.

L’anno seguente  alla casa dell’attuale prima cittadina. I carabinieri stanno valutando se ci sono collegamenti tra questi episodi. Intanto arrivano solidarietà dal mondo politico alla città di Castel San Giorgio: dai deputati di Fratelli d’Italia (Vietri e Iannone) e Noi Moderati (Bicchielli) che già ieri hanno presentato interrogazione al ministro dell’Interno, alla senatrice pentastellata Bilotti che porta il caso in Commissione Antimafia, per finire a gran parte di sindaci ed esponenti politici di tutto il comprensorio che hanno bollato l’azione dinamitarda come “vile e vigliacca contro un’intera comunità”.

E in seguito al grave episodio, è stata convocata, presso la sede della Prefettura di Salerno, una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. All’incontro, coordinato dal Prefetto di Salerno, Francesco Esposito, hanno preso parte i vertici provinciali delle forze di polizia.  Nell’occasione, il Prefetto Esposito ha espresso condanna per l’episodio e massima vicinanza e solidarietà alla Sindaca Paola Lanzara, all’Amministrazione comunale e alla comunità di Castel San Giorgio. @riproduzione riservata