Castellammare. Battaglia vinta per il sottopasso, i consiglieri: «Ora riaprire le stazioni»
CRONACA
11 marzo 2025

Castellammare. Battaglia vinta per il sottopasso, i consiglieri: «Ora riaprire le stazioni»

CASTELLAMMARE Chiesta la riattivazione delle stazioni chiuse
Metropolis

Castellammare. «L’Eav ha chiuso la conferenza dei servizi per il sottopasso di via Cosenza ed ha archiviato il progetto». E’ il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, ad annunciare la chiusura di una vicenda che per anni ha tenuto in ansia i residenti del quartiere San Marco, che si erano sempre opposti al progetto che avrebbe spaccato in due la città e provocato danni dal punto di vista sociale ed economico al territorio. «E’ segno che la politica quando si attiva per il bene della città, qualche risultato piccolo o grande che sia, lo ottiene. Mi auguro che questo spirito di collaborazione (tra maggioranza e minoranza) possa manifestarsi anche in altre occasioni», ha aggiunto Vicinanza nel corso di un consiglio comunale in cui centrodestra e centrosinistra hanno lanciato un altro segnale ad Eav, la holding regionale dei trasporti. All’unanimità, infatti, sono state approvate le mozioni per la riapertura delle stazioni Ponte Persica e Antiche Terme, soppresse negli anni scorsi. Una richiesta all’Eav, che viene invitata anche a un confronto con il consiglio comunale per i possibili progetti di potenziamento della tratta. «Negli anni abbiamo assistito a un lento e inaccettabile smantellamento del servizio di trasporto pubblico, un diritto che la nostra città ha perso nel silenzio generale», ha detto il consigliere della civica Progetto Stabia, Pasquale D’Apice, che ha sottolineato come la stazione di Ponte Persica garantiva un «collegamento essenziale per i residenti della periferia, sia con il centro cittadino che con Napoli». Una fermata «strategica e necessaria, che rappresenterebbe un segnale importante per le periferie», aggiunge Giovanni Nastelli, consigliere del Gruppo Misto, ricordando «che la decisione spetta all’Eav, ma noi possiamo garantire il massimo impegno per raggiungere questo risultato». Per Nino Di Maio «il trasporto pubblico rappresenta una delle emergenze della nostra città ed Eav dev’essere più attenta alle necessità del territorio – continua il consigliere di Noi per Stabia – L’azienda deve garantire quello che spetta a Castellammare». Sempre sul fronte della maggioranza la consigliera comunale del Pd, Giusi Amato, ha spiegato anche la riapertura della stazione Terme sarebbe «strategica per lo sviluppo del centro storico e del quartiere Acqua della Madonna». Dalla minoranza molto critico nei confronti dell’Eav, il consigliere comunale di Stabia Unica, Antonio Federico: «Il nostro territorio negli ultimi anni è stato bistrattato dall’azienda, gli stabiesi sono stati penalizzati sia per l’organizzazione dei servizi su gomma che su rotaia – ha detto ricordando – Fino agli anni ’80 Castellammare aveva una metropolitana naturale, che è stata smantellata. Noi riteniamo ancora oggi che sarebbe un servizio indispensabile per una mobilità più sostenibile per la nostra città». Un tema caro anche anche al Movimento Cinque Stelle, rappresentato in aula da Alessandro Langellotti: «La riapertura della stazione Terme garantirebbe una mobilità migliore e offrirebbe opportunità di sviluppo turistico e lavorativo». Per Teresa Cesarano, consigliera comunale di Italia Viva: «Abbiamo sentito parlare per anni di un’opera come il sottopasso, impattante e inutile, mentre sono state chiuse stazioni che sarebbero strategiche come Ponte Persica e Terme – ha detto la consigliera – Il trasporto pubblico locale non è un lusso, ma una necessità e questo tema va sottoposto anche alla Regione Campania e al Ministero. Noi vogliamo una città più vivibile, moderna e dinamica». Un concetto ribadito con forza dal consigliere comunale Gino Fiorenza della civica Vicinanza Sindaco: «Noi dobbiamo lavorare a un riordino complessivo della mobilità nella nostra città, perché viabilità, servizi e parcheggi sono elementi essenziali per una riorganizzazione anche economica del territorio – ha spiegato in aula – Eav ci deve dare una mano, comprendendo che Castellammare non è una città che può essere sacrificata, come accaduto finora, ma è un luogo chiave per lo sviluppo di tutto il territorio e merita un potenziamento delle infrastrutture». Un lavoro amministrativo che il consiglio comunale intende «portare avanti», ha concluso Vincenzo Ungaro (Azione), sostenendo che «la progettualità è mirata ad avere una città con più servizi». @riproduzione riservata