Rischia di perdere la vita a seguito di un banale intervento di rinoplastica, le forti emorragie post operatorie potevano costarle caro. Arriva dal Vesuviano la storia che riguarda una signora residente a Terzigno e che oggi chiede ai medici che l’hanno operata conto del calvario che è stata costretta a vivere. Un incubo di cui ancora oggi porta le cicatrici, per un intervento estetico che a suo dire avrebbe potuto avere effetti ben più gravi.
Una vicenda destinata a finire in tribunale per la quantificazione dei danni denunciati dalla vittima che era stata operata circa un anno fa in una struttura privata di Roma. L’incubo per la donna comincia nel maggio dello scorso anno quando, dopo aver preso accordi con i chirurghi che l’hanno operata, si reca nella Capitale per essere sottoposta all’intervento concordato precedentemente e regolarmente saldato. I medici all’atto di concordare data e luogo dove sarebbe stata sottoposta a intervento la tranquillizzano, si tratta di un’operazione per modificare e migliorare la forma del naso. Tuttavia nessuno provvede a informarla degli eventuali rischi connessi all’intervento di rinoplastica. La donna, residente a Terzigno, viene operata al naso da un’equipe di medici composta dai due chirurghi a cui oggi chiede il risarcimento e da una loro assistente.
L’operazione sembra riuscire per il meglio, ma il peggio arriva qualche giorno più tardi: la donna comincia ad accusare perdite di sangue dal naso sempre più frequenti e copiose. Resiste alcuni giorni, fino a quando a quasi una settimana dall’intervento non si vede costretta a chiedere l’aiuto di un’ambulanza. Allo stesso tempo la donna contatta anche il chirurgo romano che precedentemente l’aveva operata. Nonostante i tantissimi segnali d’allarme, il professionista soltanto nel cuore della notte, dopo ore di angosciante attesa, giunge presso l’abitazione della donna, le emorragie cesseranno soltanto il giorno successivo. Per i legali della vittima, la donna è difesa dall’avvocato Vincenzo Visone di San Giuseppe Vesuviano, il mancato intervento tempestivo da parte del chirurgo estetico rientra tra le ragioni per cui la donna ha rischiato la vita. Successivamente la donna è stata costretta a lunghi periodi di riposo, di cure e riabilitazioni.
I gravi danni fisici e psichici denunciati dalla donna sono ora finiti al centro di una richiesta di risarcimento presentata ai chirurghi romani che nella primavera dello scorso anno la ebbero in cura. A loro viene presentata la richiesta di un indennizzo come risarcimento di un lungo calvario che soltanto per fortuna non si è trasformato in una terribile tragedia.