Castellammare. Omicidi ordinati dal clan D’Alessandro, la sentenza «lampo» ad aprile
CRONACA
18 marzo 2025

Castellammare. Omicidi ordinati dal clan D’Alessandro, la sentenza «lampo» ad aprile

Michele De Feo

Un processo che è alle battute finali e ai primi di aprile arriverà, salvo rinvii, la sentenza che potrebbe infliggere l’ennesimo colpo al clan D’Alessandro. Si è tenuta ieri mattina il penultimo atto del procedimento che si sta tenendo con il rito abbreviato di fronte al gip Federica De Bellis e che vede indagati boss e affiliati della cosca di Scanzano per omicidio. Dopo la discussione difensiva dei collaboratori di giustizia imputati, e quella di Catello Romano che ha confessato in aula gli omicidi, ieri è stato il turno per Antonio Lucchese- avvocato Giuliano Sorrentino-accusato dell’omicidio di Antonio Vitiello. La difesa ha puntato principalmente sullo smontare le dichiarazioni dei pentiti Renato Cavaliere e Salvatore Belviso. Durante la requisitoria la Dda- sostituto procuratore Giuseppe Cimmarotta- ha chiesto l’ergastolo per il boss Paolo Carolei, e i killer Catello Romano e Antonio Lucchese, 32 anni di carcere in tutto per i collaboratori di giustizia Renato Cavaliere, 12 anni, Raffale Polito, 6 anni e Salvatore Belviso, 14 anni. Il procedimento è nato dall’inchiesta che ha fatto luce sui delitti di stampo camorristico del periodo che va dal novembre del 2008 al febbraio 2009 e su cui dietro c’era la regia del clan D’Alessandro. Una scia di sangue che è iniziata il 28 novembre, con il duplice omicidio dell’innocente Federico Donnarumma, ammazzato per errore, e di Carmine D’Antuono, proseguita con quelli di Nunzio Mascolo e Antonio Vitiello e “terminata” con il delitto che ha per sempre segnato la storia di Castellammare, quello del consigliere dem Gino Tommasino. Per quest’ultimo omicidio i due mandanti- gli esecutori materiali sono già stati condannati con sentenze definitive-Vincenzo D’Alessandro e Sergio Mosca hanno scelto di essere giudicati con il rito ordinario con l’accusa che ha formalizzato in aula la richiesta di rinvio a giudizio. Il boss Paolo Carolei è accusato di essere il mandante del duplice omicidio D’Antuno-Donnarumma. Catello Romano è invece accusato di essere l’esecutore materiale del duplice omicidio e del delitto di Nunzio Mascolo. Antonio Lucchese è invece alla sbarra per l’aver partecipato all’omicdio di Antonio Vitiello, eseguito materialmente da Renato Cavaliere. Salvatore Belviso, insieme a Cavaliere a capo del gruppo di fuoco, è invece accusato di aver partecipato agli omicidi di Nunzio Mascolo, del duplice omicidio D’Antuno- Donnarumma, e di quello diAntonio Vitiello. Polito è accusato di estorsione insieme ad Antonio Lucchese. Alla prossima udienza discuterà la difesa di Paolo Carolei, a seguire è prevista la sentenza.                               Michele De Feo