Da Torre del Greco all’Ucraina, un ponte di pace per la ricostruzione post-bellica
Torre del Greco. Un ponte di pace con l’Ucraina per avviare una cooperazione tra imprenditori finalizzata alla ricostruzione post-bellica. Con le prime schiarite al conflitto in corso da tre anni con la Russia, riprende il dialogo tra l’associazione delle Città dell’Ucraina – guidata dal presidente Tetiana Andrus – e le forze politiche della provincia di Napoli per avviare un confronto finalizzato allo sviluppo di partenariati con il mondo imprenditoriale e culturale.
In particolare, l’associazione della Città dell’Ucraina ha inviato una missiva all’attenzione del consigliere regionale Severino Nappi e del geometra Carlo Riccio – collaboratore della segreteria del gruppo politico regionale della Lega e già in passato, all’epoca del sindaco Giovanni Palomba, promotore di un gemellaggio con le regioni martoriate dalla guerra – per organizzare un incontro strategico per «discutere le possibili aree di cooperazione nell’ambito del governo locale con scambio di esperienze per rafforzare l’efficacia della gestione amministrativa, del sostegno alle piccole e medie imprese per la creazione di condizioni favorevoli alla ricostruzione post-bellica e del dialogo culturale con l’ampliamento della collaborazione tra gli ambienti artistici dei due paesi».
L’incontro – in formato di discussione aperta – dovrebbe essere organizzato entro aprile. «La comunità di Torre del Greco si è sempre mostrata, durante il periodo del mandato di Giovanni Palomba, vicina al popolo ucraino – sottolinea Carlo Riccio -. Ora credo sia importante avviare subito un confronto per la ricostruzione post-bellica: come imprenditore del territorio e rappresentante delle istituzioni ritengo fondamentale iniziare a costruire una rete in grado di garantire condizioni favorevoli alla ripartenza di una nazione flagellata dalla guerra e, al tempo stesso, opportunità di investimento e lavoro per le aziende della Campania».
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