Napoli, studente pestato e ridotto in fin di vita per aver chiesto di rispettare la fila
CRONACA
7 aprile 2025

Napoli, studente pestato e ridotto in fin di vita per aver chiesto di rispettare la fila

La vittima stava festeggiando il compleanno. Tre arresti
metropolisweb

Napoli. Ha saltato la fila che si era formata davanti ai bagni e quando uno dei ragazzi che stava aspettando il suo turno, uno studente universitario, gliel’ha fatto notare, ha estratto la pistola dal giubbino e l’ha minacciato di morte, prima di tramortirlo e pestarlo con i suoi amici.

Vede ancora una volta protagonisti un gruppo di giovanissimi l’episodio, l’ennesimo, di violenza accaduto a Napoli. Il fatto è successo lo scorso primo febbraio in un locale notturno della cosiddetta zona dei “baretti” di Chiaia, dove si è sfiorata la tragedia. Anche stavolta sono i cosiddetti futili motivi il movente delle violenze protrattesi dopo l’aggressione con una “stesa” all’esterno del locale in questione.

All’alba di oggi i carabinieri della Compagnia di Bagnoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Dda partenopea a carico di tre giovani: due sono indiziati di lesioni aggravate dal metodo mafioso mentre il terzo è indagato per il delitto di pubblica intimidazione con uso di armi, anch’esso aggravato da metodo mafioso.

Ad incastrarli sono state le indagini e i video acquisiti dei militari dell’ arma i quali hanno documentato non solo il pestaggio subito dallo studente ma anche una ‘stesa’ a colpi d’arma da fuoco esplosi all’esterno del locale, tra una folla di giovani e giovanissimi che presi dal panico sono fuggiti a gambe levate.

L’arresto in carcere riguarda Antonio Izzo, 21 anni, Claudio Riccardo Garavini, 20 anni, e Alessandro Faraon, 19 anni: hanno agito con altri tre amici e tra gli indagati c’è anche una 37enne che li avrebbe agevolati cancellando i video della videosorveglianza del locale dove è scoppiata l’aggressione. Ad estrarre la pistola e a minacciare la vittima è stato Izzo; ancora lui l’ha poi colpita con il calcio dell’arma alla testa, prima che scattasse il pestaggio.

Poi, quando lo studente era ormai a terra, Garavini lo ha preso a pugni in testa. Altri a calci, sempre alla testa. A sparare i colpi d’arma da fuoco all’esterno del locale notturno, invece, sarebbe stato, Faraon. Le immagini diffuse dagli investigatori sono inquietanti: ritraggono infatti l’aggressione avvenuta all’interno del locale, costata danni permanenti alla vittima, colpita con il calcio della pistola alla testa, e il fuggi-fuggi generale quanto vengono sparati i colpi in strada.