Diego Maradona ha potuto ordinare cibi poco salutari, tra cui hamburger, durante il recupero dall’intervento chirurgico a cui si era sottoposto per la rimozione per un ematoma formatosi tra il cranio e il cervello. Lo ha testimoniato Fernando Villarejo, direttore dell’unità di terapia intensiva della Clinica Olivos, dove l’ex calciatore rimase ricoverato dal 4 all’11 novembre 2020, al processo contro sette professionisti sanitari accusati di negligenza nella morte della star del calcio. Il medico ha detto alla corte di essersi sentito come una pedina tra il “re e la regina”, riferendosi al neurochirurgo Leopoldo Luque e alla psichiatra Agustina Cosachov, che hanno deciso le cure post-operatorie di Maradona. “All’interno della stanza era permesso tutto”, ha testimoniato Villarejo. “È stato imbarazzante quello che è successo lì. Mi assumo la responsabilità”. Luque e Cosachov avevano proposto che Maradona continuasse le cure in una casa privata nella città di Tigre, a quasi 40 chilometri dalla capitale. Maradona è morto il 25 novembre 2020 mentre era in cura a domicilio. Aveva 60 anni.
SPORT
30 aprile 2025
Maradona. «Dopo l’operazione gli permisero tutto»