Primo maggio, il Prefetto di Napoli: “I luoghi di lavoro siano sicuri”
“Il mondo del lavoro ha bisogno del sostegno delle istituzioni, ma anche di un’azione efficace perché i luoghi di lavoro siano davvero sicuri”. Così il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, dopo la deposizione della corona di fiori davanti alla targa che ricorda Salvatore Renna, operaio vittima del lavoro nel cantiere della Metropolitana di piazza Municipio. “L’ultima vittima che noi abbiamo avuto nel Napoletano – ha aggiunto Di Bari al termine della cerimonia organizzata da Cgil Cisl Uil per il Primo Maggio – è quella della funivia del Monte Faito. Dobbiamo essere vicini alla famiglia, ma questa memoria, come quella di Renna deve essere soprattutto memoria e impegno, perché non ci siano più vittime. Credo che questo impegno deve essere sviluppato da parte di tutte le istituzioni”. “Qui – ha concluso il prefetto – abbiamo una grande sensibilità, gli enti locali hanno molta sensibilità. Il sindaco di Napoli ha molta sensibilità su queste tematiche e credo che dobbiamo proseguire anche attraverso i tavoli che abbiamo in prefettura. Tavoli che hanno esaminato, approfondito le varie tematiche e soprattutto hanno posto al centro dell’attenzione, la sicurezza dei luoghi di lavoro”.
Il giudizio del prefetto di Napoli sulla sicurezza in città nei giorni di grande affluenza turistica è “positivo”. “Devo ringraziare magistratura, forze di Polizia, Corpi di Polizia Municipale non solo di Napoli, ma anche dell’hinterland- ha detto Michele Di Bari a margine di una iniziativa di Cgil Cisl Uil per il Primo Maggio – perché abbiamo superato questa prova attraverso una grande sfida che ci siamo proposti mesi fa.L’accoglienza deve essere certamente un’accoglienza sempre dignitosa. Si stanno facendo sforzi enormi perché ciò avvenga edè sotto gli occhi di tutti”. “La sicurezza e la vigilanza del territorio – ha ricordato il prefetto – hanno una buona performance. Certamente c’è molto da lavorare, ma io credo chedobbiamo anche esaltare gli indici di delittuosità chedappertutto sono in diminuzione. Ma questo non significaabbassare la guardia. Anzi, soprattutto su certe tematiche cheriguardano le baby gang, i giovani, dove più che una situazionedi sicurezza, ne abbiamo una di deficit educativo”. “Ieri – ha concluso il prefetto – abbiamo fatto un Comitatodell’ordine pubblico nel quale c’è stata la presenza di alcuniesponenti del territorio per i fatti successi a Barra. Attorno a un tavolo noi dobbiamo unire sempre forze di Polizia, ma anche forze sociali e i sindacati che, anche in questo caso, hanno una grande responsabilità che loro stanno svolgendo in maniera molto matura e che io apprezzo molto”.


