Nocera Superiore, raffica di spari contro l’auto in sosta di un operaio
Nocera Superiore. Fuoco nella notte del Primo Maggio a Nocera Superiore, dove un’auto parcheggiata in strada – in frazione Citola – è stata oggetto di bersaglio di un fucile a pallettoni e pistola a quanto pare imbracciati e impugnati da due persone all’interno di un’auto in corsa.
Indagano i carabinieri della locale Stazione con il supporto dei militari del Reparto territoriale di Nocera Inferiore tutti agli ordini del colonnello Gianfranco Albanese. Nessuna pista è esclusa per quella che è sembrata a tutti gli effetti una vera e propria azione intimidatoria.
Erano da poco passate le 3 della notte tra l’ultimo giorno di aprile e il primo Maggio quando sulla strada della frazione situata tra Nocera Superiore e il territorio di Cava de’ Tirreni si sono uditi una serie di spari che hanno squarciato il silenzio e fatto sobbalzare dal sonno i residenti.
Quei colpi, erano tutti indirizzati alla Lancia Musa parcheggiata sotto l’abitazione dell’operaio autonomo. Nove colpi per la precisione, tra fucile e pistola, che hanno provocato spavento per i residenti e danni alla macchina. Ad accorgersene sarebbe stato lo stesso operaio e proprietario del veicolo.
Al vaglio dei militari qualche filmato di telecamere di attività commerciali situate in zona, probabile che sia stata ripresa la scena dell’azione criminosa mentre il titolare della Lancia Musa sarebbe stato ascoltato dai militari dell’Arma non appena presentata la denuncia di quanto accaduto durante la notte. Si indaga a 360 gradi in vari ambienti anche se la vittima di Nocera Inferiore pare non abbia mai ricevuto alcuna intimidazione né risulta avere alcun collegamento con ambienti sospetti. Varie le piste seguite dagli inquirenti anche quella lavorativa personale e familiare.
Pistola e fucile serviti per l’azione criminosa lascia intendere che a sparare siano state due persone. Il raid resta un giallo alla luce dei primi elementi in mano agli inquirenti, perchè l’operaio autonomo è persona incensurata e mai avrebbe avuto rapporti con esponenti della malavita. Sia locale che dell’Agro nocerino.
Circostanza, questa, che indirizza i militari dell’Arma a tenere calda la pista sia lavorativa che di natura personale e familiare.
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