Disastro Circum, una giornata infernale per i trasporti tra Napoli e Sorrento
CRONACA
3 maggio 2025

Disastro Circum, una giornata infernale per i trasporti tra Napoli e Sorrento

Metropolis

Castellammare. Guasti, deragliamenti, passeggeri costretti a camminare sui binari o a fare i conti con corse soppresse, ritardi, disservizi quotidiani. La Circumvesuviana ha cominciato nel peggior modo possibile la lunga stagione turistica che vedrà viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo fare avanti e indietro tra Napoli e Sorrento. Persone che si sommano ai pendolari che già da anni lamentano un servizio non all’altezza. Sott’accusa finisce la gestione dell’Eav, sulla quale pesa anche la tragedia della Funivia del Faito, che lo scorso 17 aprile – a causa della caduta della cabina che collega Castellammare con la vetta della montagna – è costa la vita a quattro persone. L’ultimo incidente lungo la tratta Napoli-Sorrento si è verificato nella giornata di ieri, quando il treno ha cominciato a tremare in modo pauroso tra le stazioni di Castellammare Centro e Pioppaino, secondo l’Eav per un’avaria, secondo altre fonti a causa della perdita del serbatoio e dello svio di una carrozza. Fatto sta che la circolazione è stata sospesa proprio lungo quel tratto e i passeggeri per proseguire il viaggio, sia per Napoli che per Sorrento, sono stati costretti a salire a bordo delle navette sostitutive. «Viaggiare in Circumvesuviana diventa, giorno dopo giorno, una vera farsa», è il commento duro di Legambiente Campania, che continua «che siano le festività natalizie o quelle pasquali per turisti e pendolari nulla cambia. Nel giro di pochi giorni due treni sulle linee vesuviane sono andati in fumo: uno ha fermato la corsa a Castellammare di Stabia, l’altro tra Torre e Pompei lasciando i viaggiatori sui binari. Ecco che i ripetuti guasti, i ritardi, le soppressioni delle corse sono gli elementi della cartolina che la linea peggiore d’Italia offre ai tanti turisti che stanno affollando la nostra regione, senza dimenticare i disservizi per migliaia di migliaia di lavoratori, studenti e cittadini che anche in questi giorni di festa affrontano le numerose difficoltà per spostarsi». La nota prosegue così: «Chiediamo alla classe politica che governa la Regione uno scatto di orgoglio, in attesa dei tanti declamati nuovi treni, per garantire la ordinaria manutenzione quotidiani dei convogli in circolazione: non si può pensare di promuovere il turismo trascurando una governance seria dei servizi primari, come il trasporto pubblico, che rappresentano strumenti essenziali per garantire una qualità di vita ottimale, sia per i turisti che per i cittadini». Se gli incidenti della Circumvesuviana per fortuna non hanno avuto conseguenze per i passeggeri, quello della Funivia che è costato la vita a quattro persone è ancora al centro dell’attenzione della politica stabiese. «Il Comune si deve costituire parte civile al processo, la città merita giustizia e rispetto», hanno detto i consiglieri comunali Antonio Cimmino e Nicola De Filippo di Forza Italia, Pasquale D’Apice di Progetto Stabia e Antonio Federico di Stabia Unica che hanno formalmente richiesto l’inserimento all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale la proposta di costituzione del Comune di Castellammare di Stabia come parte civile nell’eventuale procedimento penale che dovesse scaturire dalla tragedia della funivia del Faito, avvenuta lo scorso 17 aprile. «Un drammatico evento che ha spezzato quattro vite e provocato il grave ferimento di un giovane, lasciando una ferita profonda nella nostra comunità. Tra le vittime anche un nostro concittadino, Carmine Parlato, lavoratore esemplare, uomo perbene, simbolo della dignità stabiese – hanno detto i consiglieri – Questa tragedia, oltre al devastante impatto umano, ha esposto Castellammare di Stabia a un danno d’immagine senza precedenti».