Disastro Circum, l’Eav: «Entro il 2027 arriveranno 56 treni nuovi»
CRONACA
4 maggio 2025

Disastro Circum, l’Eav: «Entro il 2027 arriveranno 56 treni nuovi»

Metropolis

Napoli. Viaggi a numero chiuso, con prenotazione obbligatoria, sulla tratta Napoli-Sorrento. Così l’Eav prova a rispondere alle critiche che hanno travolto la Circumvesuviana dopo l’ultima settimana di passione del trasporto pubblico locale, tra guasti, deragliamenti e passeggeri lasciati sui binari. «I treni vecchi danno problemi», scrive in una nota l’azienda, che aggiunge «per fare un esempio, anche la linea 6 della metropolitana di Napoli ha treni vecchissimi e quindi, per farli camminare poco e per fare più manutenzione, il servizio chiude alle tre del pomeriggio. Questo è possibile farlo per la vesuviana?», chiede provocatoriamente l’azienda che propone la soluzione alternativa «evitare il sovraffollamento». E qui nasce l’idea «che sarà proposta alle autorità competenti» di «contingentare gli accessi». La proposta della holding regionale dei trasporti arriva a seguito di un venerdì 2 maggio da bollino nero, perché a seguito del deragliamento di un treno tra le stazione di Castellammare Centro e Pioppaino, la tratta è rimasta interrotta per l’intera giornata e migliaia di passeggeri hanno affollato le banchine dalla penisola sorrentina fino a Pompei, in attesa dei treni arrivati in ritardo, o le strade di Castellammare di Stabia in attesa delle navette sostitutive che avrebbero dovuti condurli da una banchina all’altra. Un vero e proprio disastro che ha costretto i pendolari ad organizzarsi con mezzi alternativi o di fortuna per raggiungere casa o il luogo di lavoro. I fortunati dalla penisola sorrentina sono riusciti a trovare spazio sui traghetti, qualcuno ha dovuto arrangiarsi con i mezzi privati. Mentre i turisti sono rimasti completamente in balia della disorganizzazione dell’azienda. «L’incidente di ieri è grave e verrà approfondito con rigore, valutando cause esogene ed endogene. È stata istituita una commissione d’inchiesta per fare chiarezza», afferma l’Eav che proprio nella serata di venerdì aveva raccontato di aver sporto una denuncia contro ignoti perché lungo la tratta era stata trovata una grossa pietra, che avrebbe potuto rappresentare la causa del deragliamento del treno. Sulla Vesuviana, però, il problema è dovuto soprattutto alla circolazione di treni vecchi «che hanno anche 40 o 50 anni e sarebbero dovuti andare in pensione da un pezzo», spiega l’azienda che aggiunge «grazie all’impegno di operai e personale viaggiante, coordinati da due dirigenti provenienti da Trenitalia, riescono ancora a fare il loro dovere ma è ovvio che l’affidabilità non può essere quella di  treni nuovi». C’è da dire che Eav aveva garantito mezzi nuovi e addirittura corse ogni sette minuti sulla tratta Napoli-Sorrento già a partire dal 2024, ma adesso è costretta a spostare in avanti le lancette dell’orologio. «La gara è partita nel 2019, ha subito un contenzioso amministrativo di 18 mesi, poi il Covid (altri 18 mesi di fermo) e poi la guerra in Ucraina (lo stabilimento di produzione era in Biellorussia). La produzione è stata quindi spostata a Valencia, dove di recente vi è stata l’alluvione che ha determinato un ritardo di altri sei mesi sulla tabella di marcia – dice l’Eav a sua discolpa – I ritardi sono di Stadler, la casa costruttrice, tra le più importanti del mondo. Due treni sono a Napoli in prova ed altri due arriveranno entro la fine dell’anno. Altri 56 sono già finanziati, la consegna è prevista entro il 2027. Ora l’obiettivo è avere (da parte di Stadler ) l’autorizzazione di immissione in servizio dalla Ansfisa (agenzia nazionale della sicurezza ferroviaria)».