Castellammare. Funivia, la minoranza: «Si nomini un commissario come per il Ponte Morandi»
Castellammare. Ci sarà ancora la Funivia in futuro? Castellammare non vuole rinunciare a uno dei simboli identitari della città, forte anche degli oltre centomila passeggeri che nel corso del 2024 hanno confermato l’importanza del collegamento diretto tra il centro stabiese e la montagna. L’impianto è sotto sequestro e lo resterà ancora a lungo, ma l’amministrazione comunale è pronta a chiedere alla Regione Campania un nuovo progetto per recuperare la Funivia. Un obiettivo a lungo termine, ma per accorciare i tempi c’è una proposta che sarà discussa il prossimo 16 maggio in aula ed è stata presentata da quattro consiglieri comunali di minoranza: Mario D’Apuzzo, Antonio Alfano, Rosanna De Simone e Ciro Di Martino. «Abbiamo presentato una proposta autonoma e concreta, ispirata all’esperienza del Ponte Morandi di Genova, finalizzata alla nomina di un commissario ad acta, con poteri speciali, per garantire la celere realizzazione di un nuovo impianto funiviario, efficiente, sicuro e moderno, e per affidarne la gestione a un soggetto diverso da Eav», spiegano i quattro consiglieri di minoranza, che poi entrano nel dettaglio «la proposta che abbiamo avanzato risponde a criteri di urgenza, concretezza e visione. Essa prevede la nomina di un Commissario Straordinario dotato di poteri speciali e risorse adeguate; la rimozione dell’attuale modello di gestione affidato a Eav; l’istituzione di un soggetto pubblico competente, specificamente dedicato alla gestione degli impianti a fune in Campania; la progettazione e realizzazione di un nuovo impianto funiviario secondo i più alti standard di sicurezza, innovazione e trasparenza». D’Apuzzo, Alfano, De Simone e Di Martino si scagliano anche contro il consigliere comunale del Partito Democratico, Sandro Ruotolo che aveva lamentato il rinvio della discussione in aula sulla vicenda della Funivia del Faito. «Nel corso del consiglio comunale del 5 maggio 2025, sono state presentate tre distinte proposte aventi ad oggetto la costituzione del Comune come parte civile nell’eventuale procedimento penale relativo alla tragedia della funivia del Faito. Tali proposte, pur provenendo da soggetti politici differenti, una parte del gruppo consiliare di opposizione ed dal gruppo consiliare del Partito Democratico, risultavano sostanzialmente sovrapponibili nel contenuto – spiegano i consiglieri comunali di minoranza – Durante i lavori consiliari, su proposta dei gruppi di centrosinistra appartenenti alla maggioranza, incluso il Partito Democratico, si è convenuto, con voto unanime del consesso, di rinviare la discussione delle proposte ad un consiglio comunale tematico, appositamente dedicato. Appare dunque del tutto strumentale e privo di coerenza istituzionale l’intervento odierno dell’onorevole Ruotolo, il quale, pur espressione della stessa area politica che ha approvato all’unanimità il rinvio, lamenta un presunto slittamento ingiustificato. Una narrazione fuorviante e contraddittoria». vt


