Se l’odore di cipolle e spezie che stai cucinando è troppo forte sarai multato fino a 500euro. Strano ma vero. Accade a Palma Campania dove il sindaco Nello Donnarumma ha firmato una ordinanza che punisce i cittadini trasgressori per «molestie olfattive». Ebbene sì. Accade e per davvero mentre la città – già in passato al centro di «particolari» provvedimenti partiti dal municipio – si divide a favore e contro l’ordinanza sindacale, scoppia l’ennesima protesta. L’ordinanza del primo cittadino sembra essere scaturita dalle decine e decine di segnalazioni che ogni giorno arrivano al Comune e al comando degli agenti della polizia municipale della città e che evidenziano come in molte zone l’aria sia irrespirabile a causa di odori sgradevoli. Proteste che arrivano da condomini privati, attività commerciali, insomma una situazione che sembra essere diventata insopportabile tanto da spingere il primo cittadino, il «meloniano» Nello Donnarumma, a prendere provvedimenti. «Le molestie olfattive – si legge nell’ordinanza in vigore da alcuni giorni – sono emissioni convogliate o diffuse aventi effetti di natura odorigena che possono essere prodotte dalla trasformazione dei cibi e che impattano negativamente sull’ambiente circostante e sulla popolazione esposta (cd. inquinamento olfattivo). Il Sindaco fa divieto di emissione di molestie olfattive su tutto il territorio comunale, nel limite della normale tollerabilità, da parte di attività professionali e/o domestiche». Una possibile violazione dell’ordinanza è punita con sanzioni amministrative pecuniarie fino a 500,00 euro. Eppure questa decisione sembra essere stata interpretata come un chiaro attacco alla comunità bengalese presente in città: il Comune del Vesuviano da anni ospita una folta rappresentanza di cittadini arrivati dal Bangladesh, tanto da meritarsi nel corso degli anni l’appellativo di “Bangla Campania”.
Le stime ufficiali registrano circa due mila presenze, ma a conti fatti il numero sarebbe invece quasi il doppio, molti sommersi nonostante i controlli stringenti degli ultimi anni. Le loro tradizioni culinarie, l’uso continuo e costante di spezie, avrebbero infastidito più di una persona così da generare il provvedimento che vedrà gli agenti persino muniti di appositi strumenti per misurare la violazione del provvedimento, e non solo quindi la discrezione dei singoli agenti. I quartieri interessati da questa enorme diffusione sarebbero soprattutto quelli del centro storico dove «alloggiano cittadini con abitudini di preparazione e cottura dei cibi continuative e durature nel corso dell’intera giornata ivi comprese le prime ore del mattino». Per questo insomma ha vietato «su tutto il territorio comunale – in via precauzionale fino al 1 gennaio 2026 – le emissioni di molestie olfattive, accertate anche senza l’utilizzo di strumenti tecnici, nel limite della tollerabilità». «Si tratta di un provvedimento necessario e urgente adottato a seguito delle numerose segnalazioni. – spiega Donnarumma – Siamo convinti che una città che rinuncia a difendere la qualità dell’aria rinuncia a difendere la dignità dei suoi cittadini».