Ercolano. In occasione della festa della mamma – domenica 11 maggio, a partire dalle ore 10 e fino alle 12:30 – lungo il tratto di strada compreso tra l’ingresso del Parco Archeologico di corso Resina e la sede dell’ufficio postale, saranno esposti i lavori realizzati dai giovanissimi studenti delle classi quarte e quinte elementari dell’istituto comprensivo Giulio Rodinò che hanno partecipato con straordinaria curiosità a un ciclo di laboratori senza precedenti attraverso cui sono diventati protagonisti della più importante campagna di indagini geoarcheologiche effettuata nella storia di Ercolano. Si tratta della ripresa degli studi e delle ricerche sistematiche sulla topografia dell’antica Ercolano promossa – come da consolidata consuetudine, d’intesa con il Packard Humanities Institute – attraverso una campagna mirata di carotaggi, avviata all’inizio dell’anno e destinata a essere conclusa entro la fine dell’estate del 2025 con l’ultima fase dedicata a aree della città moderna. L’obiettivo dell’iniziativa è precisare estensione, limiti e consistenza del patrimonio archeologico tuttora conservato nei due terzi dell’abitato romano oggi al di sotto del cosiddetto Parco Maiuri e di parte della città moderna di Ercolano. Nell’attesa della presentazione dei risultati scientifici, sono stati scelti – come ambasciatori e primi divulgatori delle nuove ricerche – proprio gli abitanti più giovani di Ercolano che li hanno reinterpretati a modo loro. Questo ruolo importante dei giovani studiosi – grazie all’impegno di Variabile K – si base finora su otto incontri sul tema della storia del territorio, con un focus su come la città antica di Herculaneum è stata esplorata nei secoli, sui suoi antichi confini e sul paesaggio circostante. Tra le attività proposte, anche una suggestiva iniziativa legata alla lettura e alla memoria che cade nel Maggio dei libri: una «macchina del tempo» narrativa, attraverso cui i bambini invieranno simbolici messaggi agli archeologi del futuro, inserendoli poi all’interno dei carotaggi, come veri e propri messaggi in bottiglia. Alle ore 11 il funzionario delegato alla direzione del parco archeologico Francesco Sirano e il sindaco Ciro Buonajuto consegneranno ai 23 bambini partecipanti un attestato simbolico di «cittadinanza onoraria degli Scavi», riconoscendo (e premiando) così il loro impegno, la loro competenza e il ruolo di piccoli ambasciatori del patrimonio culturale. Il progetto sta già riscontrando un forte impatto sociale ed educativo nel tessuto sociale della città degli Scavi: secondo quanto raccontato da insegnanti e genitori, circa l’80% dei bambini non aveva mai visitato il parco archeologico, mentre ora, con entusiasmo, sono proprio loro ad accompagnare le famiglie nelle giornate gratuite, diventando giovani guide capaci di trasmettere conoscenze e curiosità. Una mattinata di festa, cultura e cittadinanza attiva, che mette in dialogo il passato con il futuro, attraverso lo sguardo consapevole e appassionato dei più piccoli.
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