“La chiusura di domenica della stazione-fermata di piazza Garibaldi va ben oltre ogni comprensione”. A sostenerlo sono Enzo Ciniglio e Salvatore Ferraro, rispettivamente portavoce dei gruppi Facebook No al taglio dei treni della Circumvesuviana e Circumvesuviana-Eav, commentando la decisione dell’Ente Autonomo Volturno di procedere alla chiusura della stazione Circum di piazza Garibaldi domenica 11, quando è stato proclamato uno sciopero di 24 ore da parte del sindacato Orsa, per motivi di ordine pubblico: “Questa è la formula magica usata da Eav – scrivono in una nota – quando deve tagliare delle corse su alcune linee, quando chiude delle fermate periferiche o quando per garantire più treni sulla linea di Sorrento penalizza tutte le altre linee vesuviane. Oggi Eav chiude ai viaggiatori piazza Garibaldi perché c’è lo sciopero di 24 ore con fasce orario garantite, indetto dal sindacato Orsa, adducendo eventuali questioni di ordine pubblico”.
“Noi che il treno lo prendiamo – proseguono Ciniglio e Ferraro – possiamo dire di aver assistito a situazioni di delirio nei giorni dell’ultimo lungo ponte Pasqua-primo maggio, con turisti e pendolari stipati sulla banchina del binario 1, così come quella al binario 2 e 3, senza nemmeno la possibilità di usufruire dei servizi igienici nonostante i soldi spesi per il rifacimento della stazione-fermata di piazza Garibaldi. In quei giorni Eav non si è posto il problema, così come non se lo pone mai quando i viaggiatori sono costretti a viaggiare in treni pieni oltre la capienza, tanto che in alcune stazioni i passeggeri in attesa non riescono a salire”. “Oggi – dicono i due esponenti dei gruppi che si occupano degli utenti che si servono delle linee vesuviane – con questo comunicato aggiunge vergogna su vergogna, nascondendosi dietro la ‘questione di ordine pubblico’. Eav sta creando i presupposti per avallare le prenotazioni obbligatorie sulla Sorrento e la chiusura estiva di alcune linee. L’ennesimo tentativo di nascondere sotto il tappeto dell’ordine pubblico la polvere del fallimento gestionale delle linee vesuviane. È questione di ordine pubblico, quella sì, la sicumera di questa dirigenza che, nonostante le risorse a disposizione e la continuità gestionale garantita, ha distrutto una gloriosa ferrovia. La Circumvesuviana oggi è spoglia, senza un’infrastruttura efficiente e senza treni”.