Castellammare. Nuovo Ospedale, la Regione al Comune: «Via i vincoli dalle Terme»
Castellammare. Bisogna cambiare la destinazione d’uso dell’Hotel delle Terme per sbloccare il progetto del nuovo ospedale che sarà realizzato dalla Regione Campania. Un passaggio burocratico, che spetterà al consiglio comunale di Castellammare di Stabia, chiuderà definitivamente mezzo secolo di accoglienza turistica legata al termalismo sulla collina del Solaro e aprirà – si spera quantomeno – un futuro fatto di un’assistenza sanitaria più adeguata a quelle che sono le esigenze di una città che si è ritrovata ad essere riferimento di un’area molto vasta dal punto di vista ospedaliero. Agli inizi di maggio la Regione Campania ha inoltrato al Comune di Castellammare il decreto che autorizza la rimozione del vincolo di destinazione alberghiero dell’ex Hotel delle Terme, sulla scorta anche del parere favorevole dell’Agenzia Regionale Campania Turismo che ha specificato «alla verifica dei flussi censiti, dal 2007 ad oggi, non sono più state registrate presenze turistiche». Certo, sarebbe stato strano il contrario con l’albergo chiuso ormai da vent’anni, prima ancora che venissero chiuse le Terme. La necessità di cambiare la destinazione d’uso dell’immobile che ospitava l’albergo tuttavia non coglie di sorpresa la politica stabiese. D’altronde è proprio dal passato consiglio comunale – poi sciolto nel 2022 – che è partita l’idea di realizzare il nuovo ospedale sulla collina del Solaro, chiedendo l’intervento della Regione Campania per non rischiare di perdere all’asta il patrimonio immobiliare delle Terme ormai fallite. Un atto d’indirizzo approvato all’unanimità in consiglio comunale, che a distanza di tre anni tornerà indietro sotto forma di progetto, perché nel frattempo la giunta regionale guidata dal governatore Vincenzo De Luca ha deciso di investire 180 milioni di euro in questa opera. La Regione ha prima pagato i 13,5 milioni di euro necessari per saldare i creditori della Sint (società partecipata del Comune proprietaria degli immobili) e acquisire l’area, poi ha stanziato le risorse necessarie per il progetto. Dal punto di vista amministrativo bisogna fare i conti con un ricorso al Tar della Campania, che sarà discusso a fine maggio. Un ricorso presentato da un’associazione temporanea d’imprese che ha contestato l’aggiudicazione dell’appalto di progettazione dell’opera alla Rti (rete temporanea di imprese) formata da Atiproject, Ambiente spa, Sama Scavi Archeologici e Costructura Consulting, per circa 4,5 milioni di euro. Ma nell’attesa che i giudici si esprimano, la Regione Campania e il Comune di Castellammare di Stabia continuano a portare avanti la parte burocratica, come dimostra il decreto che autorizza al cambio di destinazione d’uso dell’edificio che ospitava l’hotel delle Terme. Dal punto di vista politico, però, la questione non si risolve solo con la decisione di realizzare il nuovo ospedale. Il ragionamento non può che riguardare anche il parco idropinico delle Nuove Terme che l’amministrazione comunale punta a restituire alla città, il parcheggio con gli ascensori di collegamento dalla zona collinare al centro cittadino promessi da Eav e soprattutto il destino del termalismo a Castellammare. Dopo il trasloco forzato dal Solaro si è ancora in attesa di capire se può esserci un futuro nel vecchio stabilimento di piazzale Amendola.

