Cultura e condivisione, al Teatro Karol lo spettacolo «Straordinario.1» di Progetto Perisomatos
CRONACA
12 maggio 2025

Cultura e condivisione, al Teatro Karol lo spettacolo «Straordinario.1» di Progetto Perisomatos

Gaetano Angellotti

Chi ha avuto la fortuna di ammirarli l’anno scorso in «Straordinario.0 – Le parole e i gesti» pensa di sapere già cosa aspettarsi da «Straordinario.1 – Ritmo e movimento». Ma la performance a cui assisteranno domenica 18 maggio alle 17.30 al Teatro Karol di Castellammare di Stabia (ingresso libero) lascerà a bocca aperta anche gli spettatori già «navigati». Perchè in questo nuovo spettacolo, gli «Artisti di vicolo Cuore 2025» by Progetto Perisomatos, mettono in campo molto di più. Innanzitutto, mettono in gioco, ancora una volta, sè stessi: bambini e ragazzini dai 4 ai 13, quasi tutti in condizione autistica, che per mesi si sono impegnati duramente in un percorso di studio che ha riguardato in primo luogo la musica: tutti hanno avviato da tempo lo studio di uno strumento, dal pianoforte alla batteria, dalla chitarra alle percussioni. In secondo luogo, la scelta e lo studio dei testi che formano il filo conduttore dello spettacolo. Un percorso preparatorio basato su basi scientifiche, il connubio scienza-coscienza che da sempre è alle fondamenta di Progetto Perisomatos, il laboratorio di psicomotricità fondato dalla dottoressa Lourdes Todisco e condotto insieme alla dottoressa Vichy Varone che si occupa di fornire ai bambini e alle loro famiglie, oltre al counseling riabilitativo, anche occasioni di formazione e di crescita culturale. E infatti nel corso dei mesi di preparazione e di avvicinamento all’appuntamento finale di «Straordinario.1» si sono succeduti appuntamenti che hanno visto i ragazzini protagonisti di esperienze come la visita alla redazione del quotidiano  Metropolis, o alla riserva del Parco Nazionale del Vesuvio, e poi ancora la partecipazione a concerti di artisti come Enzo Avitabile, Francesco Di Bella, Andrea Sannino. E ancora, interviste a sindaci, dirigenti scolastici, esponenti delle forze dell’ordine, ai quali hanno consegnato l’invito per lo spettacolo di domenica prossima. Per invitare l’intera cittadinanza del comprensorio, invece, Progetto Perisomatos ha scelto un’altra strada, quella del flash-mob: un evento tenutosi il 12 aprile scorso nella Villa Comunale di Castellammare. Anche qui, dietro alla manifestazione – che ha visto i ragazzi scatenarsi dal Miramare fino alla Cassa Armonica sulle note di un brano dei 99 Posse – c’è stato un lavoro di preparazione che ha portato i protagonisti ad avvicinarsi a un genere musicale come il rap, che sarà uno dei capisaldi anche dello spettacolo. «Lo spettacolo in sé – spiegano le dottoresse Lourdes Todisco e Vichy Varone – è il punto di arrivo di un’esperienza la cui importanza risiede nel percorso, non solo nel traguardo. I nostri ragazzi col passare del tempo, con la dedizione nello studio e nell’analisi dei testi, con l’applicazione quotidiana nella pratica degli strumenti che studiano, hanno acquisito consapevolezza dei propri mezzi, imparando allo stesso tempo a gestire le loro fragilità. Il nostro obiettivo, come studio riabilitativo, è proprio questo: dotarli degli strumenti necessari per stare nella vita con pienezza e dignità. E non c’è niente di più pieno e dignitoso di “fare cultura”. Noi riteniamo che i nostri ragazzi siano gemme preziose, che hanno solo bisogno di occasioni per brillare. Per questo portiamo avanti un discorso di condivisione, più che di inclusione: condivisione anche della propria condizione autistica, dalla quale purtroppo non si guarisce, ma nonostante la quale si può portare avanti comunque un progetto di vita dignitoso. Serve però una rivoluzione culturale, e noi, nel nostro piccolo, abbiamo la sfrontatezza di voler contribuire ad attuarla. Proviamo, umilmente, in scienza e coscienza a promuovere con il nostro contributo il concetto fondamentale che la cultura è di tutti, un diritto di tutti. Cooperiamo insieme ad altre realtà del territorio per attivare, sostenere una rivoluzione culturale. Siamo impegnati ogni giorno, tra mille difficoltà, a divulgare un messaggio di condivisione  e di possibilità.  Le difficoltà non ci spaventano e non ci fermano. Vogliamo far accadere le cose, vogliamo farle succedere e ci adoperiamo: la speranza ha bisogno di azioni concrete. La qualità della vita è un diritto di tutti e passa anche per il diritto alla salute e alla cultura”.