Aggressioni e violenza a Torre del Greco, la denuncia del Forum dei Giovani: «Anche noi minacciati»
Torre del Greco. “Con profonda preoccupazione e fermezza, il Forum dei Giovani di Torre del Greco esprime la propria condanna assoluta per il grave episodio di violenza avvenuto nelle scorse ore nella nostra città, dove un giovane di 23 anni è stato brutalmente aggredito, pestato, minacciato con un’arma da fuoco. Si tratta di un atto vile e inaccettabile, che colpisce non solo la vittima, ma l’intera comunità cittadina. Esprimiamo la nostra piena e totale solidarietà al giovane e alla sua famiglia.
Torre del Greco non può e non deve diventare teatro di simili atti di violenza gratuita. In una società che voglia dirsi civile, non c’è spazio per l’intimidazione, l’aggressione e la cultura dell’odio” le parole espresse dai ragazzi che si riuniscono nel Forum dei Giovani, due giorni dopo il pestaggio avvenuto nella centralissima Piazza Luigi Palomba. “Riteniamo doveroso informare che, nei giorni scorsi, un nostro consigliere è stato insultato e minacciato per strada da persone in possesso di un’arma. Abbiamo scelto di mantenere il massimo riserbo sulla vicenda, nel rispetto del lavoro delle forze dell’ordine e delle indagini in corso. Rinnoviamo il nostro appello a tutti i cittadini, e in particolare alle giovani generazioni, affinché si promuovano i valori del rispetto, del dialogo tra giovani e della legalità, principi che, da sempre, il Forum dei Giovani di Torre del Greco persegue con convinzione” le parole dell’organismo presieduto da Alfredo Izzo.
In piazza Luigi Palomba c’è un gruppo di ragazzi che ha preso di mira un giovane, residente in uno degli storici palazzi del quartiere. Tra il 23enne e i suoi aggressori ci sarebbe già stato uno «screzio» in passato, dovuto a futili ragioni. Evidentemente quanto basta per far scattare quella che a tutti gli effetti è una rappresaglia, una vendetta per quello che pare si sia verificato settimane addietro. Una banale discussione in cui il 23enne, finito nelle grinfie dei suoi aggressori, aveva «invitato» i ragazzi a non utilizzare l’antro del palazzo come una sala fumatori. Aveva deciso di farsi portavoce delle lamentele di tutto il condominio e con coraggio aveva chiesto a quel gruppo di giovani di utilizzare un altro posto.


