Castellammare protagonista alla Biennale di Architettura a Venezia
CRONACA
13 maggio 2025

Castellammare protagonista alla Biennale di Architettura a Venezia

metropolisweb

Castellammare di Stabia è tra le città protagoniste del Padiglione Italia alla Biennale di Architettura diVenezia 2025, dedicata al tema “Terrae Aquae”, e che sarà aperta al pubblico fino al 28 novembre 2025.Per l’occasione è stato realizzato un suggestivo video/progetto che mette in luce il profondo legame tra lacittà e l’acqua: un elemento che da sempre ne definisce l’identità, la storia e il paesaggio urbano.Una narrazione visiva potente, che racconta Castellammare di Stabia non solo come città di mare, macome luogo in cui l’acqua – dalle sorgenti termali al porto, dalla costa al sottosuolo – diventa elementogeneratore di cultura, architettura e vita quotidiana.”Essere presenti alla Biennale di Architettura di Venezia è motivo di orgoglio per tutta la nostra comunità.La Grande Stabia è una città che affonda le sue radici nella storia e nel mare, ed è importante chequeste peculiarità trovino spazio in un contesto internazionale come quello della Biennale. Questoprogetto rappresenta un’occasione per raccontare, con forza e bellezza, la nostra identità” – hadichiarato il sindaco Luigi Vicinanza.La partecipazione alla Biennale rappresenta per Castellammare di Stabia un’occasione di visibilità erilancio, attraverso l’architettura e la narrazione identitaria del paesaggio urbano. A rappresentare l’entein occasione dell’inaugurazione del padiglione a Venezia è stato l’assessore comunale con delegaall’Urbanistica e alla Rigenerazione Urbana, Giuseppe Guida: “Il tema Terrae Aquae valorizza in pieno ilnostro territorio, che vive nell’incontro tra terra e acqua, tra natura e architettura. Il video presentato è ilrisultato di un lavoro corale, che mette in scena un racconto autentico della città, con l’obiettivo diinserirla sempre più nei circuiti culturali e progettuali di rilievo nazionale e internazionale”.Il progetto è stato realizzato con il supporto di giovani ricercatrici dell’Università della Campania “LuigiVanvitelli” e dell’Università Federico II di Napoli: Federica Vignelli, Chiara Bocchino e Francesca DiFusco.