Mazzata dopo la sconfitta e l’uscita dai playoff per il Savoia Calcio. La squadra di Torre Annunziata ha incassato, su decisione del Giudice Sportivo, un’ammenda di cinquemila euro e uno stop al campo per quattro gare che saranno disputate a porte chiuse. La decisione è arrivata nei giorni scorsi, dopo la sconfitta per 3-1 contro la Gelbison che ha avuto accesso alla finale. Nel comunicato del giudice sportivo si legge che i «sostenitori del Savoia hanno introdotto e utilizzato materiale pirotecnico (12 fumogeni) nel settore loro riservato; lanciato numerosi sputi all’indirizzo di un assistente colpendolo, nel corso del primo tempo, ad una mano e , durante il secondo tempo, alla testa, alle guance, alle braccia e alla schiena per 15 volte; lanciato allo stesso ufficiale di gara acqua e birra che lo attingevano alla testa e alla schiena per circa 10 volte; lanciato sul terreno di gioco 6 bottigliette d’acqua semipiene, di cui 4 all’indirizzo del direttore di gara e 2 del medico sociale e del massaggiatore ivi presenti per prestare le cure a un calciatore avversario; rivolto reiterate grida, cori offensivi, irriguardosi e minacciosi all’indirizzo di un assistente arbitrale per ampia parte del secondo tempo; lanciato all’indirizzo del medesimo assistente arbitrale una bottiglietta vuota che lo colpiva alla testa e una bottiglietta d’acqua piena che lo colpiva al polpaccio sinistro». Il provvedimento disciplinare entrerà in vigore a partire dalla prossima stagione sportiva.
Al di là di quanto accaduto sugli spalti dell’ultima sfida, la partita con la Gelbison ha segnato la fine della stagione sportiva, un campionato conclusosi in crescendo per la squadra di Fabiano. In una lettera aperta di ringraziamento alla città il principe Emanuele Filiberto di Savoia, Naziario Matachione, Arcangelo Sessa e Stafano Pipolo hanno già annunciato che l’anno prossimo il club di Torre Annunziata sarà protagonista. «Si è conclusa la stagione. Abbiamo costruito un’identità, una famiglia, una forza che non si spezza. Sono orgoglioso. Questa stagione non è stata solo calcio: è stata vita, emozione pura. E’ stato un anno difficile, intenso, pieno di ostacoli. Ma anche pieno di battiti, di occhi luci, di voci spezzate dalla gioia e dalla rabbia. Un anno fa ci salvavamo all’ultima giornata, oggi abbiamo sfiorato un sogno. Con la base che abbiamo costruito, con una squadra già forte, con innesti mirati, potremo essere protagonisti. Sin da subito».