Sulla Napoli-Nola-Baiano niente treni per 4 mesi, nuova protesta dei pendolari con Eav
CRONACA
16 maggio 2025

Sulla Napoli-Nola-Baiano niente treni per 4 mesi, nuova protesta dei pendolari con Eav

metropolisweb

“Peggio di quanto avevamo annunciato”. Commentano così la notizia diffusa da Eav sulla necessità di chiudere la linea Napoli-Baiano della Circumvesuviana dal 21 maggio al 30 settembre, Enzo Ciniglio e Salvatore Ferraro, rispettivamente portavoce dei comitati dei pendolari “No al taglio dei treni della Circumvesuviana” e “Circumvesuviana-Eav”. Che in una nota aggiungono: “È sconcertante quanto la condotta di Eav sia irrispettosa nei confronti di un territorio già penalizzato dalla chiusura dello scorso anno e servito attualmente da un servizio ferroviario che ha allungato i tempi per giungere al capoluogo. Eav chiede di chiudere il servizio ferroviario con le scuole ancora aperte e le attività lavorative in pieno svolgimento e nella nota a giustificazione, oltre ai lavori da eseguire sottolinea la scarsa affluenza dei viaggiatori”. Ma secondo Ciniglio e Ferraro “su questo punto è facile ribattere che la qualità del servizio offerto ha invogliato a scegliere altre soluzioni. Tra i lavori da fare, c’è la sostituzione di un ponte già da tempo attenzionato, sinceramente non si capisce perché non sia stato sostituito l’anno scorso. Inoltre, ci sono i vari adeguamenti della rete, la sostituzione dell’armamento e dei sistemi antincendi nelle gallerie. Tutte cose che sulla Sorrento verranno fatte di notte”. Per i portavoce dei comitati pendolari vesuviani “c’è un accanimento sulla linea di Baiano, un territorio che Eav ha scelto di penalizzare grazie anche alla collaborazione dei vari sindaci che non si sono opposti alla chiusura della linea. Oggi alcuni di questi comuni vanno al voto, c’è qualche candidato coraggioso che si impegna perché ciò non accada più? I pendolari vesuviani non condividono questa scelta discriminatoria, utile solo a spostare sulla Sorrento i treni in servizio sulla Baiano. Il nostro appello va a tutti i rappresentanti istituzionali sensibili al rispetto dei diritti alla mobilità, allo studio e al lavoro, affinché possono fare recedere Eav da questa decisione. I lavori vanno eseguiti, bisogna creare le condizioni per non interrompere l’esercizio sull’intera tratta”.