E’ riuscito a fermare il temuto Pohjanpaolo. E pensare che Patryk Peda è di proprietà del Palermo. A giudicare dalla partita giocata dal difensore polacco i rosanero, probabilmente, si sono mangiati le mani per averlo lasciato partire (troppo in fretta) a gennaio. Chi si frega le mani, invece, è Pagliuca che si è trovato in rosa un difensore in più e che nel momento più importante dell’anno è stato determinante. Peda ha saputo rimpiazzare e con ottime prestazioni Varnier, con quest’ultimo frenato da alcuni problemi fisici. La partita di Peda contro il Palermo è stata perfetta così come la marcatura spietata ai danni di Pohjanpaolo. L’ex “doge” di Venezia, autentico crac del mercato invernale in B, nella sfida del Menti non ha inciso e il merito è stato della difesa della Juve Stabia e in particolar modo di Peda. Il polacco gli ha concesso pochissime occasioni per essere pericoloso confermando di essere un difensore affidabile e pronto anche al salto di categoria. Ennesimo colpaccio del direttore sportivo Matteo Lovisa. Un ds che negli ultimi due anni non ha sbagliato una mossa dimostrando di conoscere vita, morte e miracoli di gran parte dei calciatori, specialmente dei più giovani. Lovisa ha voluto sostituire Folino, ceduto alla Cremonese, puntando su Patryk Peda e sulla voglia di sentirsi importante dopo aver giocato poco in quel di Palermo. Detto fatto. Il ds della Juve Stabia porta a Castellammare il polacco accolto un po’ in sordina ma, in contempo, ha saputo raccogliere subito consensi e diventare indispensabile per Pagliuca. Peda è riuscito quasi sempre a fermare gli attaccanti più forti della serie B riuscendo a trasmettere grande sicurezza al reparto difensivo della Juve Stabia. La ciliegina sulla torta è stata la partita di sabato contro il Palermo nel turno preliminare dei playoff. A Peda è toccato il compito arduo di marcare Pohjanpaolo, la stella del Palermo. Ebbene, il difensore non si è lasciato spaventare e ha francobollato il bomber finlandese dal primo al novantesimo minuto. Interventi in anticipo, anche duri quando sono serviti e altri puliti leggendo bene l’azione. Insomma, questo ragazzo dalla faccia pulita in campo ha saputo scalare le gerarchie diventando uno dei leader di questa Juve Stabia. Il sul addio al Palermo certifica in parte la stagione flop dei rosanero. Una squadra col secondo monte ingaggi più alto della B che si è classificata solo ottava e poi è stata subito eliminata ai playoff. Quella di Peda non è stata la sola scelta sbagliata della società palermitana nell’arco di una stagione (ennesima) in cui a Palermo si puntava alla serie A.
SPORT
19 maggio 2025
Juve Stabia, Peda è un mastino. La sua rivincita sul Palermo