Il sindaco Carotenuto: «Ospedale di Bosco, investimenti e impegni per migliorare la rete territoriale»
Il futuro della sanità in Campania, il caso dell’ospedale di Boscotrecase.
Sindaco Carotenuto, la scorsa settimana è stato inaugurato il reparto di terapia semi intensiva alla presenza del Governatore De Luca.
«La semi-intensiva è un reparto importante perché lavora a supporto della pneumologia. Un reparto che, tra l’altro nell’ospedale di Boscotrecase prima non c’era, poi con l’esperienza del Covid è stato trasferito a Boscotrecase che era diventato nel frattempo Covid-hospital e negli anni poi è diventato un punto di riferimento dell’intera regione. Guidato dal primario Francesco Stefanelli che è un’eccellenza della nostra regione, un vanto per l’ospedale e per l’intero territorio. è un po’ la ciliegina sulla torta, quella della semintensiva perché è un reparto che aumenterà ancora di più il prestigio del nosocomio».
Il Governatore De Luca ha detto anche, parlando dell’ospedale di Boscotrecase e riferendosi ai lavori che partiranno a breve per quello di Castellammare, sono due realtà importanti, che devono fare rete che devono comunicare. Lei è d’accordo?
«Assolutamente sì, anzi dico che tutte le strutture dell’Asl Napoli 3 Sud debbano fare rete. Noi dobbiamo capire che non è possibile avere gli stessi reparti in tutti gli ospedali. Ci devono essere reparti ovviamente di base e poi ogni struttura deve avere dei reparti di maggiore specializzazione. Vi deve essere una rete complementare ordinata e completa, dove si può garantire un’assistenza sanitaria di alta qualità all’interno di tutta l’Asl. Non è possibile, ad esempio, immaginare che la stessa pneumologia stia di nuovo anche a Nola o piuttosto venga replicata a Castellammare».
Nella stessa giornata è stato anche annunciato che i lavori per il pronto soccorso saranno finiti a fine luglio, settembre potrebbe essere la prima data utile per la riapertura del pronto soccorso atteso, ovviamente non solo da Boscotrecase, ma da un intero territorio.
«Con il governatore, con il capogruppo Casillo abbiamo fatto anche un sopralluogo martedì scorso, in occasione della dell’inaugurazione della semintensiva. Abbiamo dato uno sguardo al cantiere dei lavori del pronto soccorso, lavori che stanno proseguendo secondo il cronoprogramma e che, anche secondo il capogruppo Casillo, è ragionevole immaginare un pronto soccorso completamente nuovo rispetto a quello che conosciamo. Parliamo di una struttura di quasi 1100 metri quadrati, la seconda della Campania».
Il direttore generale dell’Asl Giuseppe Russo ha però, giustamente, detto dobbiamo risolvere un problema di personale che non è un problema che riguarda direttamente la Campania. E ha anche detto: guai ad aprire un pronto soccorso per il gusto di aprirlo, rischia di fare più danni ancora.
«Condivido pienamente perché l’apertura del pronto soccorso per me viaggia su un doppio binario parallelo: da un lato strutturale, dall’altro legato alla pianta organica. Dal punto di vista strutturale stiamo facendo, da alcuni anni a questa parte, un lavoro importante per preparare l’ospedale che dovrà supportare il pronto soccorso perché se il pronto soccorso che si apre alle spalle non ha un ospedale pronto, completo, con una serie di reparti e allora rischi di fare morti. Dall’altra parte c’è il tema importante dei medici ed è un tema che riguarda l’intera nazione sul quale il legislatore deve intervenire. Bisogna incentivare il lavoro all’interno del reparto di urgenze, con un’indennità diversa, con un sistema pensionistico diverso, con una serie di incentivi che portino i medici a scegliere di lavorare nell’area dell’emergenza-urgenza. Qualche passo in avanti è stato fatto».
Ma a Boscotrecase non c’è solo il pronto soccorso: ci sono anche tanti altri reparti che rappresentano il fiore all’occhiello della sanità territoriale.
«Oltre alla pneumologia di cui abbiamo parlato menzionerei sicuramente la cardiologia: tra l’altro l’ospedale di Boscotrecase è da poco entrato anche nella rete che significa che qualsiasi emergenza di natura cardiologica da trasferimento, da pronto soccorso, piuttosto che dall’ambulanza deve andare per forza a Boscotrecase in cardiologia. C’è la press unit, la chirurgia senologica, c’è l’ematologia la medicina d’urgenza. A breve ci sarà la medicina interna al reparto di otorino».
Ci sono poi investimenti anche tecnologici importanti la tac e il robot Leonardo.
«Parliamo di una Tac di ultima generazione e a breve arriverà anche questo robot Leonardo che sarà importante per la chirurgia robotica. Chiaramente l’ospedale è in continua evoluzione. Seguiamo un cronoprogramma che è partito nelle fasi successive al Covid. Non dobbiamo dimenticare che, durante la pandemia, i cittadini, gli operatori sanitari, la struttura, tutti quanti abbiamo fatto dei sacrifici importanti. Ma in quel periodo sono state poste le basi per lo sviluppo della struttura e quindi la struttura è diventata Dea di primo livello. Sono arrivati investimenti importanti, sono stati avviati cantieri importanti: alcuni lavori sono terminati come la semintensiva, altri sono in corso come il pronto soccorso e altre ancora partiranno a breve. Ci sarà il trasferimento dell’igiene mentale da Torre del Greco a Boscotrecase, si avvierà in maniera completa il potenziamento del gruppo oncologico multidisciplinare. Ci sono tutte le condizioni per creare davvero un polo di eccellenza al Sant’Anna di Boscotrecase».
Ovviamente i tempi sono importanti: immagino il pressing che farà il Comune per rispettarli questi tempi.
«Certo noi abbiamo chiaramente dei poteri limitati, ma io, come massima autorità sanitaria, come istituzione locale, devo dire sempre in rete con gli altri sindaci del territorio, perché è una battaglia comune che abbiamo sempre voluto fare tutti insieme continuiamo. Anche perchè l’ospedale di Boscotrecase geograficamente insiste sul mio comune, ma serve un’utenza molto vasta che abbraccia tanti comuni. Ebbene insieme agli altri sindaci c’è un colloquio e un confronto costante anche con il Governatore da un lato ce con il capogruppo pd Casillo, ma dall’altro anche con la direzione strategica dell’As Napoli 3 Sud. Continueremo questo percorso ragionevolmente credo che nel 2025 ci saranno tempi maturi per raggiungere obiettivi importanti».
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