Pompei. Gli scavi diventano un’aula a cielo aperto per la sostenibilità ambientale
CRONACA
23 maggio 2025

Pompei. Gli scavi diventano un’aula a cielo aperto per la sostenibilità ambientale

metropolisweb

Pompei diventa un’aula a cielo aperto per parlare di sostenibilità. Con l’iniziativa “Pompei Sostenibile”, il sito archeologico più celebre al mondo si trasforma in un percorso didattico permanente che collega la memoria dell’antico con le sfide globali del presente. Quattordici luoghi simbolo della città – case, giardini, terme e spazi pubblici – diventano tappe tematiche per riflettere su biodiversità, resilienza climatica, inclusione, alimentazione e innovazione, in dialogo con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 promossa dalla Fao. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra la Fao, il Parco archeologico di Pompei e il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, ed è stata presentata presso l’Auditorium del Parco, alla presenza del direttore generale Gabriel Zuchtriegel e della direttrice della comunicazione Fao, Yasmina Bouziane. «Pompei, con la sua storia millenaria, ci parla ancora oggi di come le società antiche affrontavano le sfide dell’agricoltura, della gestione delle risorse naturali e della nutrizione – ha detto il viceministro Edmondo Cirielli – Oggi questo sito, che ogni anno accoglie milioni di visitatori da tutto il mondo, diventa anche uno spazio di riflessione e di educazione sui temi della sostenibilità». L’itinerario include, tra gli altri, la Casa del Frutteto, la Casa delle Nozze d’Argento e le Terme Centrali, dove sono state individuate soluzioni ambientali adottate dai pompeiani per il risparmio idrico, la produzione alimentare urbana e la regolazione naturale della temperatura. «Questa iniziativa incarna pienamente una delle funzioni essenziali della Fao: promuovere la consapevolezza e l’educazione alla sicurezza alimentare, all’agricoltura sostenibile e all’inclusione sociale che non lasci indietro nessuno», ha dichiarato il vicedirettore generale della Fao, Maurizio Martina. A rafforzare il legame tra archeologia e contemporaneità è il pensiero del direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel: «Pompei c’entra con il tema della sostenibilità perché ormai è chiaro a tutti che esso non si limita a un discorso meramente tecnico, di impianti fotovoltaici e consumo del suolo, ma che si tratta di una questione di responsabilità verso l’umanità e le generazioni future, dunque di una questione umanistica, storica, sociale».  In questa visione si inserisce anche il progetto “Sogno di volare”, che coinvolge ragazzi in attività teatrali e laboratori sul tema del futuro, con uno spettacolo nel Teatro Grande il 24 e il 26 maggio. Il percorso è accessibile tramite l’app MyPompeii, con contenuti interattivi, Qr code, totem informativi e una segnaletica coerente. «L’archeologia – conclude Zuchtriegel – è una ricerca nel nostro inconscio culturale-storico, che spesso porta alla luce l’inatteso, l’obliterato, ciò che non abbiamo tenuto presente, ma che può essere prezioso proprio per questo, come le pitture dei paesaggi di Pompei che ci mostrano l’ambiente attraverso gli occhi di chi ci abitava duemila anni fa».