Movida violenta a Torre del Greco: il Forum lancia un corso di difesa personale e auto-controllo
Torre del Greco. Un corso di difesa personale per (provare a) frenare l’escalation di violenza giovanile all’ombra del Vesuvio. In un clima cittadino segnato da una crescente inquietudine sociale – confermata dalle frequenti risse tra baby-gang, minori armati e improvvise aggressioni per futili motivi – il Forum dei Giovani risponde con un progetto di difesa personale ed educazione all’empatia: «Sicuri di sé – Educare al contatto nell’era dell’anestesia digitale», l’iniziativa pensata dall’organismo giovanile di palazzo Baronale.
Il piano del Forum
Autodifesa non violenta, cittadinanza digitale e cultura dell’empatia saranno i temi-chiave del nuovo progetto «partorito» dal Forum dei Giovani dopo l’ennesima rissa in città davanti a un noto lounge bar di corso Vittorio Emanuele, abituale punto di ritrovo della movida cittadina e non solo: una spirale di violenza che – solo qualche settimana fa – aveva colpito un 23enne in piazza Luigi Palomba, pestato senza motivo e anche un consigliere del Forum dei Giovani, minacciato in strada da alcuni passanti che dall’auto gli avevano puntato una pistola contro. Per questo, l’organismo giovanile ha deciso di attivare immediatamente il progetto «Sicuri di sé», con un atto della presidenza deliberato in data 20 maggio. Il programma prevede una serie di laboratori esperienziali e incontri destinati ai giovani del territorio, con focus su autodifesa non violenta, gestione delle emozioni forti, educazione digitale, consapevolezza corporea. Tre le linee d’azione principali: laboratori pratici di autodifesa non violenta, che insegnano tecniche di base e favoriscono la consapevolezza corporea per rafforzare sicurezza e relazioni; incontri formativi che affrontano cyberbullismo, revenge porn e violenza digitale dalla prospettiva delle scienze sociali, promuovendo consapevolezza e responsabilità nell’uso del digitale; e infine attività creative basate su letture, role playing e produzione multimediale, pensate per stimolare empatia, ascolto e condivisione. Ideato e coordinato dal sociologo e istruttore di difesa personale Gabriele Sorrentino, il progetto punta a contrastare quella che gli organizzatori definiscono una «disgregazione educativa profonda», legata alla perdita di contatto umano e a una crescente indifferenza culturale.
Le parole dell’esperto
«Un progetto che afferma la legittimità dei giovani a sentirsi al sicuro, in strada come online, restituendo valore al corpo, alla relazione e alla partecipazione attiva, in un tempo segnato dalla violenza e dall’anestesia emotiva», spiega l’esperto. L’obiettivo è fornire strumenti pratici e culturali ai giovani, restituendo loro consapevolezza, libertà e senso di comunità. L’iniziativa si svolgerà in collaborazione con l’assessorato alle politiche giovanili e l’Associazione IRT che metterà a disposizione la propria sede per svolgere parte degli incontri, ma è volontà del Forum dei Giovani coinvolgere anche istituti scolastici, associazioni e forze dell’ordine. «Il nostro obiettivo è duplice: da un lato offrire uno strumento di partecipazione gratuito per l’autodifesa e il contrasto alla violenza fisica e online, dall’altro proporre un modello di convivenza basato sul rispetto reciproco e sul dialogo. Il Forum non è solo uno spazio di rappresentanza, ma può essere anche laboratorio di prevenzione sociale» spiega l’ufficio di presidenza del Forum dei Giovani.
L’assessore
«Il corso di difesa personale è un primo passo concreto che il Forum dei giovani intende attivare, in collaborazione con l’assessorato politiche giovanili, per ridare fiducia e coraggio a quei ragazzi che, dopo le recenti aggressioni, si sentono meno sicuri in città – sottolinea l’assessore alle politiche giovanili Anna Fiore – Ogni persona deve sentirsi libera e sicura nello spazio che attraversa e questa iniziativa rappresenta una risposta concreta a tale esigenza. Il corso “Sicuri di sé” non si limita a fornire strumenti di autodifesa personale, ma promuove anche l’alfabetizzazione emotiva, la consapevolezza digitale e l’empatia tra i giovani.Un percorso, dunque, che aiuta a ritrovare sicurezza, fiducia e consapevolezza di sé. Ci auguriamo che questa iniziativa possa rispondere a un bisogno sentito e riscuotere grande interesse».
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