Castellammare. Di Nardo: «Vicinanza ha tradito i suoi fedelissimi, Ruotolo faccia i nomi»
«La corrispondenza epistolare tra il Consigliere-Europarlamentare Sandro Ruotolo ed il Sindaco Luigi Vicinanza, che tutta la cittadinanza ha avuto modo di leggere in queste ultime ore, costituisce la chiara dimostrazione del cattivo stato di salute politico-istituzionale in cui si trova l’amministrazione guidata dal Sindaco Vicinanza». Il coordinatore cittadino di Forza Italia, Nello Di Nardo, mette in evidenza la crisi politica che si è abbattuta sul centrosinistra stabiese, che oggi governa Castellammare. «Quello che abbiamo assistito e letto in questo fine settimana appena trascorso non è il frutto di due diverse correnti politiche presenti all’interno del Partito Democratico, alle quali siamo abituati ad assistere, ma la chiara e manifestata diversità di visione ad amministrare la città e ad affrontare i temi scottanti tanto decantati in campagna elettorale che hanno affollato anche le pagine die quotidiani locali e nazionali dedicate alle cronache giudiziarie – dice Di Nardo – Personalmente non intendo inserirmi nella querelle tra i predetti dirigenti e rappresentanti del Pd che è sorta all’indomani della conferenza stampa tenutasi nella sede del Circolo della Legalità e rivolta a rendere noto lo studio che sarebbe stato eseguito dall’Osservatorio sulla criminalità da parte di illustri docenti universitari, come sostenuto da Ruotolo, in quanto i contrasti interni alla coalizione di centro sinistra sono marginali ed occultano il vero proiblema ossia le deficenze di un’amministrazione che ha deluso e tradito persino chi la sostiene ed anche il proprio elettorato e ciò ad appena un anno dal suo insediamento a palazzo Farnese». Di Nardo sostiene anche la posizione di chi, dall’opposizione, ha alzato la voce: «Oltre a condividere quanto sostenuto dal consigliere conunale ed ex senatore ed attuale leader dell’opposizione, l’avvocato Mario D’Apuzzo, sull’utilizzo improprio di un bene confiscato alla camorra per fini propagandistici e politici del Partito Democratico in relazione al quale invito pubblicamente i consiglieri dell’opposizione ma anche quelli di maggioranza che vogliono il bene della nostra città a chiedere alla Segretaria Comunale di inviare tutti gli atti amministrativi alla prefettura e Corte dei Conti per la verifica della loro legittimità. In quanto è palese che un bene confiscato alla camorra deve servire per fini diversi e non partitici. Ciò posto non posso esimermi dal rappresentare la profonda delusione di Forza Italia rispetto al contenuto delle lettere predette – continua Di Nardo – Le dichiarazioni di Ruotolo sono palesemente generiche allorquando afferma con clamore di non aver alcuna intenzione di dimettersi perché ciò non sarebbe salutare alla città visto che la camorra ha votato anche alle scorse elezioni amministrative sottolineando però che, secondo i dati scientifici in suo possesso, avrebbe votato attraverso le liste civiche. Il consigliere Ruotolo avrebbe dovuto dire i nomi delle persone che la camorra avrebbe votato e non semplicemente insinuare lasciando spazio ad immaginazioni e supposizioni che possono ricadere anche su soggetti completamente estranei e candidati nelle liste civiche che hanno costituito un numero elevato a sostegno del candidato a sindaco Vicinanza; ed avrebbe dovuto anche indicare le liste coinvolte. Inoltre, il consigliere Ruotolo, pur mettendo in evidenza il velo di omertà mostrato dall’amministrazione Vicinanza all’indomani dell’inchiesta giudiziaria dei giorni scorsi che ha portato ad alcuni arresti anche appartenenti ad uno dei consigliere comunali che sostengono l’attuale maggioranza dell’amministrazione Vicinanza, non ha tuttavia chiesto le dimissioni del consigliere con parentela scomoda ed anche di quelle del sindaco Vicinanza che dovevano costituire atto dovuto almeno anche al fine di aprire una verifica politica ed un confronto in Consiglio Comunale. Per non parlare dell’assoluto silenzio mostrato dal consigliere Ruotolo di fronte al tema degli affidamenti diretti tanto caro proprio allo stesso durante la scorsa legislazione di centro destra a guida Cimmino di cui ha chiesto sempre a gran voce il suo scioglimento poi avvenuto illegittimamente. Circa poi le dichiarazioni del sindaco Vicinanza mi preme sottolineare che gli atti indicati dal sindaco a difesa della propria amministrazione che sarebbero stati adottati per contrastare la camorra solo sono di facciata e si sono dimostrati ininfluenti in quanto il sindaco sa bene che la rigenerazione urbana del Savorito sarà difficile da realizzare pur attraverso l’annunciato dissanguamento delle casse del Comune attraverso l‘utilizzo del famoso tesoretto tanto pubblicizzato all’esito dell’approvazione di un bilancio consuntivo che è risultato palesemente in continuità con quello fallimentare commissariale in termini di attività messe in campo per rilanciare la città. Anche l’inaugurazione del bene confiscato alla camorra denominato il rifugio di Jole pubblicizzato come atto per contrastare la camorra non è affatto un intervento eclatante in quanto lo stesso venne aperto e voluto dall’amministrazione Cimmino come dimostrato dalla semplice lettura della stampa si trova anche nel web. Infine, il famoso e sbandierato sfasciume urbano che il sindaco Vicinanza starebbe combattendo ed eliminando per combattere la camorra è solo evento propagandistico in quanto basta una semplice passeggiata per le strade della città per rendersi conto che l’amministrazione a guida Vicinanza è tra quelle più deficitarie degli ultimi dieci anni. Vicinanza farebbe bene ad aprire una vera e concreta verifica politica sul proprio programma elettorale e non a sbandierare risultati ed attività anticamorra che non fanno altro che nascondere i veri problemi».


