Camorra, la relazione della Dia sull’Agro: «A Scafati comandano Buonocore e Matrone»
Scafati. “L’Agro nocerino-sarnese è la zona della provincia di Salerno in cui la criminalità organizzata di tipo camorristico e quella comune hanno tradizionalmente e più incisivamente operato, anche mediante il controllo di attività economiche”. Emerge dalla pubblicazione della relazione della Direzione Distrettuale Antimafia alla Camera dei Deputati.
Tante conferme sui clan che operano da Nocera Superiore a Scafati ma anche fenomeni allarmanti che non sarebbero relegati a casi sporadici.
A Castel San Giorgio come a Siano e Bracigliano – già in passato oggetto di mire da parte del clan Cava di Quindici – la Direzione investigativa antimafia registra la presenza di formazioni criminali locali che, pur prive di figure apicali stabili, mostrano una chiara propensione a infiltrare e condizionare le amministrazioni comunali per ottenere vantaggi illeciti.
La relazione segnala come proprio Castel San Giorgio, Siano e Bracigliano siano teatro di una nuova strategia criminale, più sommersa ma non meno pericolosa. Il metodo resta quello della pressione violenta, dell’intimidazione. Si colpiscono le persone, le istituzioni, i luoghi simbolo della democrazia locale.
Negli ultimi due anni si è assistito a una serie inquietante di attentati, tutti accomunati dallo stesso obiettivo: colpire chi amministra. l primo, il 25 dicembre 2022, a Castel San Giorgio, con l’esplosione di una bomba carta davanti all’abitazione di un amministratore locale, il secondo, il 7 aprile 2023, a Roccapiemonte, con l’esplosione di una bomba carta nei pressi dell’abitazione del Sindaco pro tempore. Il terzo episodio si è verificato l’8 aprile 2023, nuovamente a Castel San Giorgio, con l’esplosione di un ordigno artigianale davanti all’abitazione del Sindaco pro tempore.
Tali fenomeni lascerebbero supporre la propensione dei gruppi criminali locali ad infiltrare e condizionare le amministrazioni locali per ottenere vantaggi illeciti. L’area non risulta immune dal fenomeno del traffico e spaccio di stupefacenti, immediata e importante fonte di lucro per le consorterie criminali.
Scafati, per la sua posizione di confine tra la provincia di Salerno e quella di Napoli, rappresenta un importante crocevia per la conduzione di traffici illeciti e di alleanze strategiche tra gruppi criminali operanti a livello interprovinciale, in particolare nel traffico di stupefacenti.
Il clan Buonocore-Matrone risulterebbe l’unica consorteria criminale autoctona attualmente operante a Scafati, con interessi illeciti nei settori del traffico di stupefacenti e delle estorsioni in danno di attività commerciali e imprenditoriali locali.
Risulterebbe altresì giudiziariamente documentata l’alleanza che tale sodalizio avrebbe stretto con il clan Aquino-Annunziata originario del vicino Comune napoletano di Boscoreale, di cui è stata riscontrata la presenza ormai stabile nel territorio di Scafati ove praticherebbe estorsioni, spaccio di stupefacenti e reimpiego di proventi illeciti in attività imprenditoriali avvalendosi di prestanomi.

