Ercolano, dal 2 giugno riapre la Casa dell’Erma di Bronzo
CRONACA
28 maggio 2025

Ercolano, dal 2 giugno riapre la Casa dell’Erma di Bronzo

metropolisweb

Ercolano. Dal 2 giugno riaprirà al pubblico la Casa dell’Erma di bronzo, costruita in epoca sannitica e scoperta tra 1927 e 1929 durante gli scavi guidati da Amedeo Maiuri, oggetto di un delicato intervento di recupero e valorizzazione. L’apertura avviene a un anno dal gesto vandalico di un turista subito fermato dal personale del Parco mentre apponeva una scritta su un muro antico. Più che una semplice restituzione alla visita – si legge in una nota del Parco archeologico – si tratta di un vero e proprio ritorno alla vita, grazie a un approccio integrato che ha visto lavorare fianco a fianco restauratori, archeologi, tecnici e professionisti della conservazione. La Casa conserva ancora il vecchio impianto di tipo sannitico: alla sua essenziale articolazione interna si affianca una decorazione pittorica in III stile molto accurato, con quadretti paesaggistici. L’intervento è stato articolato in due fasi: una prima, emergenziale, per il trattamento del grave atto vandalico del 2 giugno del 2024, e una seconda, più ampia, inserita nel programma di manutenzione straordinaria delle domus del sito. Di particolare rilievo è stata la rimozione totale dell’inchiostro indelebile dal dipinto murale, operazione che ha richiesto uno studio preliminare approfondito per individuare la tecnica più sicura ed efficace, capace di restituire la lettura originaria dell’opera. I lavori sulle superfici decorate parietali dell’atrio della Casa, nell’ambito di un più ampio programma di manutenzione programmata, hanno previsto la messa in sicurezza dei dipinti attraverso il consolidamento della pellicola pittorica e degli strati preparatori, insieme al trattamento degli intonaci moderni danneggiati da incisioni e graffiti vandalici, in gran parte risalenti agli anni ’90 e 2000. L’ intervento ha permesso di restituire la leggibilità delle decorazioni originali e di contrastare fenomeni di degrado e gesti imitativi, come quello registrato la scorsa estate. Il riposizionamento di un frammento di intonaco originale, crollato nel 2019 e accuratamente conservato nei depositi del Parco, dimostra l’importanza di una gestione attenta e continuativa. In entrambe le fasi, il team multidisciplinare del Parco Archeologico di Ercolano e del Packard Humanities Institute, ha operato in stretta collaborazione con i restauratori esterni, adottando un approccio scientifico e integrato, che ha permesso di armonizzare le superfici e rendere nuovamente leggibili i decori antichi, restituendo coerenza e dignità ad un ambiente a lungo compromesso. L’intervento di restauro è stato realizzato con fondi ricavati dalla bigliettazione integrati con un finanziamento dello Stato (fondi legge 23 dicembre 2014, n. 190 -legge di stabilità 2015). “La Casa dell’Erma di bronzo torna finalmente a raccontare la propria storia come esempio concreto di rinascita culturale e operosa dedizione alla tutela del patrimonio e non più come simbolo di degrado” dichiara Francesco Sirano, funzionario delegato alla direzione del Parco “La riapertura di questa domus rappresenta un momento di grande soddisfazione, non solo restituiamo alla visita un bene prezioso, ma riaffermiamo il valore della continuità della cura, della responsabilità condivisa e della capacità di trasformare una ferita in un’opportunità di rinascita. È questo lo spirito che guida il nostro lavoro quotidiano”. La domus sarà ora inclusa nei percorsi di visita del Parco e, nel rispetto della programmazione conservativa, sarà oggetto di una manutenzione regolare, con l’obiettivo di garantire nel tempo la piena fruibilità di questo straordinario spazio domestico antico.