Martina, uccisa a 14 anni: fissata l’udienza di convalida per l’ex
CRONACA
29 maggio 2025

Martina, uccisa a 14 anni: fissata l’udienza di convalida per l’ex

metropolisweb

Afragola. È stata fissata per la giornata di domani, nel carcere napoletano di Poggioreale, l’udienza di convalida del fermo notificato ieri ad Alessio Tucci, il 18enne accusato di aver ucciso ad Afragola la 14enne Martina Carbonaro.

Il giovane ha confessato il femminicidio nel corso di un interrogatorio, dopo avere, in un primo momento, negato un suo coinvolgimento nel delitto. Tucci ha ammesso le proprie colpe solo dopo che il Pubblico ministero ha riferito di una prova video che avrebbe inchiodato il 18enne alle sue responsabilità.

Il sostituto procuratore di Napoli Nord, Alberto Della Valle, ha chiesto al gip l’applicazione della custodia cautelare in carcere in relazione all’ipotesi di omicidio volontario pluriaggravato, anche dalla crudeltà. In relazione alle esigenze cautelari, si è tenuto presente anche della “spiccata personalità trasgressiva ed incontenibile dell’indagato”.

Tucci è anche accusato di aver occultato il cadavere di Martina, ricoprendolo di ingombri e altri rifiuti all’interno di una stanza di un casolare abbandonato nei pressi dello stadio Moccia, luogo abitualmente frequentato dalla coppia.

Il 18enne, inoltre, come confermato anche dalla madre della vittima, Enza Cossentino, avrebbe aiutato la famiglia di Martina nelle ricerche, dopo che era stata denunciata la scomparsa della 14enne. Intanto, ieri sera, ad Afragola, si è tenuta una fiaccolata con centinaia di persone che hanno sfilato dietro uno striscione con la scritta

“L’amore vero non uccide”. Nelle scuole e negli atenei, l’Unione degli universitari e la Rete degli studenti medi hanno promosso una “giornata di attivazione nazionale” dal titolo “Per Martina, per nessun’altra, per tutte”, spiegando che quanto accaduto ad Afragola è il risultato di una “cultura patriarcale che legittima il possesso e la violenza. Serve un cambiamento radicale e serve adesso. Pretendiamo l’introduzione immediata e strutturata di percorsi di educazione sessuoaffettiva in tutti i luoghi di formazione. Chiediamo a gran voce che la scuola e l’università diventino presidi di prevenzione contro ogni forma di violenza di genere”.