Quindicenne di Portici aggredisce i genitori con un’ascia, lo psichiatra: «Forse sotto effetto di droghe»
CRONACA
29 maggio 2025

Quindicenne di Portici aggredisce i genitori con un’ascia, lo psichiatra: «Forse sotto effetto di droghe»

metropolisweb

Portici. “Non sappiamo cosa sia veramente accaduto in quell’abitazione di Portici, ma di certo ora bisognerà capire cosa abbia spinto un ragazzo di 15 anni ad aggredire i genitori con un’ascia. Non è da escludere che abbia agito sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e che, quindi, i sospetti del padre del giovane fossero fondati”. Così all’Adnkronos Salute Claudio Mencacci, co-presidente della Società italiana di neuropsicofarmacologia (Sinpf), interviene sul caso di cronaca in provincia di Napoli dove un 15enne, dopo una lite in famiglia, armato di ascia ha aggredito i genitori ed è poi stato arrestato dai carabinieri.

A chiedere aiuto un padre esasperato. L’uomo, 50enne, ha il sospetto che il figlio abbia problemi di droga e, dopo averlo rimproverato, il ragazzo che è andato su tutte le furie ha preso un’ascia e ha devastato anche le pareti esterne della casa. “Il cervello di un giovane fino ai 24 anni è ancora in fase di maturazione e sviluppo – fa notare Mencacci – Per questo motivo in piena adolescenza un ragazzo può avere reazioni di carattere impulsivo, spesso esplosive, in particolare tra i maschi. C’è poi un altro aspetto, ovvero la scarsa tolleranza alla frustrazione: un adolescente non sa gestire un problema dal punto di vista psicologico ed emotivo, non sa gestire né controllare emozioni quali la rabbia, l’abbandono e l’umiliazione”.

Nel caso di Portici “bisogna capire bene se il giovane abbia un problema psicologico o se faccia uso di sostanze. Rimanendo nel caso delle ipotesi – tiene a precisare lo psichiatria – se verrà confermata la versione che il padre avesse il sospetto che il proprio figlio potesse avere problemi di droga, allora va detto che il consumo di droghe aumenta l’impulsività e l’aggressività”.

Conclude Mencacci: “Non sappiamo se quella del 15enne sia un’identità fragile che non accetta un minimo di autorità, o se sia cresciuto in gruppo di amici dedito alla violenza. Di sicuro colpisce quell’esplosione di rabbia e violenza contro i genitori. Un conto è una scazzotata, una lite verbale, un altro è il tentato omicidio”.