Risarcimenti per la frana di Sarno del 1998: il sindaco a Roma per evitare il crac del Comune
CRONACA
30 maggio 2025

Risarcimenti per la frana di Sarno del 1998: il sindaco a Roma per evitare il crac del Comune

metropolisweb

Sarno. Dopo la decisione della Cassazione che ha accolto il ricorso presentato dal Ministero sul risarcimento del danno per le vittime della frana del 1998, il sindaco Francesco Squillante è stato ricevuto da Sandra Savino – sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze – per affrontare la vicenda che rischia di portare Palazzo San Francesco al default.

Il primo cittadino ha illustrato una serie di proposte, tutte orientate a una soluzione definitiva della vicenda, nel pieno rispetto delle sentenze e con l’obiettivo imprescindibile di non gravare sui cittadini. “Come amministrazione – ha detto Francesco Squillante – abbiamo presentato proposte chiare, ma restiamo disponibili a valutare ogni ulteriore ipotesi che possa condurre, in tempi rapidi, alla chiusura di una questione che si trascina da troppo tempo. Ciò che conta, per noi, è che si arrivi a una soluzione equa e sostenibile, che non scarichi il peso sui cittadini della nostra città”. Un incontro, dunque, per evitare che il Comune rischi il tracollo finanziario.

Qualche giorno fa, la Suprema Corte ha accolto il ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell’Interno, sancendo la responsabilità diretta dell’ente locale per il disastro  del 5 maggio 1998, che causò la morte di 137 persone. La decisione ribalta quanto stabilito dalla Corte d’Appello di Salerno, che aveva negato allo Stato la possibilità di esercitare un’azione di regresso nei confronti del Comune di Sarno.

Secondo i giudici di legittimità, invece, Palazzo San Francesco non solo è responsabile indirettamente per il comportamento dell’ex sindaco Gerardo Basile ma risponde delle omissioni nelle attività di protezione civile, fondamentali per la gestione dell’emergenza. La sentenza impugnata è stata cassata con gli atti che sono stati rinviati alla Corte d’Appello di Salerno che dovrà rivalutare, in diversa composizione, la ridefinizione del riparto dei risarcimenti. Saranno proprio i giudici salernitani, una volta fissata l’udienza (si presume nel post estate) a dover rideterminare, in concreto, il peso economico che il Comune dovrà sopportare. Una pronuncia che rischia di avere pesanti ripercussioni sulle già fragili finanze comunali di Palazzo San Francesco.

L’eventuale condanna a pagare cifre rilevanti per i danni potrebbe infatti compromettere seriamente la stabilità economica dell’ente, già messo a dura prova negli ultimi anni. Un ulteriore tassello che si aggiunge alla lunga vicenda giudiziaria iniziata all’indomani del disastro, e che continua ancora oggi a pesare sul futuro della comunità sarnese. Ora Squillante tenta di evitare il crac non facendo pesare il danno sulle spalle dei cittadini cercando un accordo con il Governo.

Sulla visita capitolina vuole vederci chiaro Fratelli d’Italia che chiede all’amministrazione di rendere pubblici i dettagli delle proposte avanzate, le cifre eventualmente richieste allo Stato e le azioni concrete che intende intraprendere nei prossimi 30 giorni. “Siamo pronti a sostenere ogni iniziativa seria e trasparente, ma non accetteremo più tentativi di scaricare la responsabilità sul Governo o, peggio, sui cittadini”.

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