Torre Annunziata, caso Gettonopoli: Alfieri richiama all’ordine i consiglieri «furbetti»
POLITICA
30 maggio 2025

Torre Annunziata, caso Gettonopoli: Alfieri richiama all’ordine i consiglieri «furbetti»

Metropolis

Il caso Gettonopoli continua a far discutere a Torre Annunziata. La nota inviata dal segretario generale, Amedeo Rocco, con cui richiamava all’ordine la condotta dei consiglieri comunali che approfittano delle commissioni per ottenere permessi lavorativi retribuiti. In queste ore, a fornire una prima risposta istituzionale sulla vicenda, analizzata da Metropolis, è stato il presidente del consiglio Davide Alfieri attraverso una nota stampa.

«In questi primi dieci mesi, il Consiglio Comunale ha avviato un importante lavoro di riordino e aggiornamento dei regolamenti, operando nelle sue diverse articolazioni: Consiglio, Commissioni e Conferenza dei Capigruppo. Un impegno non scontato, considerato che siamo ripartiti dopo due anni di gestione commissariale e molti regolamenti risultavano ormai superati sotto il profilo normativo. Si è trattato di un lavoro spesso avviato da zero, ma portato avanti con spirito costruttivo e condivisione tra tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione. Ne sono prova le approvazioni unanimi in aula di regolamenti importanti come quello per la gestione delle aiuole e dei dehors. Tra i testi in fase di definizione, assume particolare rilievo il regolamento sul funzionamento delle Commissioni consiliari, attualmente in esame presso la Commissione Affari Istituzionali. Si tratta di un passaggio cruciale, da completare nel più breve tempo possibile, per dotare i consiglieri di uno strumento che dia certezza giuridica, trasparenza e dignità al loro ruolo. La funzione del consigliere comunale non si esaurisce nelle sedute formali: è anche ascolto dei cittadini, attenzione ai territori, proposta e collaborazione con gli assessori. Proprio per questo, serve un quadro di regole chiaro e condiviso. L’assenza di un regolamento, tuttavia, non può e non deve giustificare atteggiamenti che, pur nel rispetto della legge, possano risultare opachi o ambigui agli occhi della collettività. La fiducia nelle istituzioni si costruisce anche con i comportamenti, e ogni consigliere ha il dovere di mantenere un atteggiamento sobrio, rispettoso e all’altezza della funzione che ricopre. Per questo, intendo sollecitare i presidenti delle commissioni a programmare con maggiore coerenza e continuità i lavori, e stimolerò la Commissione Affari Istituzionali ad approvare quanto prima il regolamento sul funzionamento delle commissioni».