Ponte del 2 giugno, Napoli e Capri nella top 10 delle località più ricercate
Napoli. Il due giugno, Festa della Repubblica, cade di lunedì, offrendo agli italiani l’occasione perfetta per un lungo weekend di fine primavera. Per scoprire dove hanno scelto di trascorrere questa mini-vacanza, Holidu, portale di prenotazione di case e appartamenti vacanza tra i più rilevanti d’Europa, ha realizzato la classifica delle top 30 destinazioni più amate dagli italiani per il ponte del due giugno, indicando, inoltre, anche il prezzo medio delle case vacanze per ciascuna località.
LE METE PIÙ AMATE: NAPOLI E CAPRI NELLA TOP 10
In cima alla classifica troviamo Barcellona, seguita da Parigi e Madrid. La prima città italiana in classifica è Roma, al quarto posto. Tra le prime dieci troviamo anche Bordighera (5a), Rimini (6a), Londra (7a), Napoli (8a), l’esclusiva Capri (9a) e Copenaghen (10a). Nonostante l’attrattiva delle capitali europee, gli italiani continuano a preferire il Bel Paese per le vacanze brevi: 21 delle 30 destinazioni si trovano in Italia, contro 9 estere. Tra le mete internazionali, la Spagna domina con 5 città (Barcellona, Madrid, Valencia, Palma di Maiorca, Torremolinos), seguita da Francia, Regno Unito, Danimarca e Cechia, con una località ciascuna. La classifica completa è consultabile al seguente indirizzo web https://www.holidu.it/casa-vacanze/spagna/barcellona#ponte-due-giugno
LIGURIA SUPERSTAR, CAMPANIA E TRENTINO SEGUONO
Analizzando la distribuzione per regioni italiane, è la Liguria a conquistare il podio con ben 5 località presenti: Bordighera, Varazze, Arenzano, San Remo e La Spezia. Seguono Campania e Trentino-Alto Adige, entrambe con 3 località ciascuna. La Campania è rappresentata da Napoli, Capri e Maiori, mentre il Trentino-Alto Adige compare con Trento, Bolzano e San Candido. A quota due troviamo Toscana (Sovicille, Forte dei Marmi) e Sicilia (Palermo, Catania), mentre le regioni con una sola presenza sono: Lazio, Calabria, Puglia, Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia.
LE CITTÀ PIÙ COSTOSE E QUELLE ECONOMICHE
Come già accennato, il record del prezzo più alto spetta a Capri (539 euro), seguita da Parigi (378), Barcellona (359) e Londra (356). A livello italiano, spicca anche Forte dei Marmi con 431. All’estremo opposto della classifica troviamo alcune destinazioni particolarmente accessibili, ma comunque molto amate. Catania, con un prezzo medio di 105 euro a notte per persona, è la più economica in assoluto. La seguono Lecce con 122, Palermo con 124, Tropea con 134, Rimini con 137 e Napoli con 144. Questi dati dimostrano chiaramente che la convenienza economica non esclude il fascino turistico: molte delle destinazioni meno costose sono anche tra le più apprezzate dagli italiani, a conferma che è possibile coniugare qualità e risparmio.
LE CAMERE PRENOTATE SONO CIRCA L’80%
La stagione estiva parte con un mini-esodo: per il weekend lungo del 2 giugno risultano prenotate l’80% delle sistemazioni disponibili online, con punte del 90% nella giornata di ieri per le destinazioni più attrattive. Gli arrivi dall’estero spingono le prenotazioni nelle città d’arte e nelle località dei laghi. Un buon auspicio per l’andamento dell’estate, le cui previsioni sono favorevoli: tra giugno e agosto le strutture ricettive ufficiali attendono circa 211,2 milioni di presenze turistiche, con una crescita del +1% rispetto all’estate 2024.A stimarlo è Assoturismo Confesercenti, sulla base dell’indagine condotta per l’associazione da CST – Centro Studi Turistici di Firenze sui portali delle principali Online Travel Agencies e su un campione di 1.489 strutture ricettive, distribuite tra 2alberghiero ed extralberghiero.
Per la Festa della Repubblica, – prosegue Assoturismo – la ricorrenza di lunedì e le previsioni meteo con temperature estive hanno incoraggiato la programmazione dei viaggi. Nel lungo week end di inizio estate è atteso un consistente movimento di turisti italiani e stranieri, che si dirigerà più che altro verso le città e i centri d’arte, le località dei laghi, marine e delle aree rurali e di collina. Infatti, in base ai risultati dell’indagine del Centro Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti, sui portali di prenotazione online la saturazione delle strutture ricettive delle città d’arte è pari all’88% della disponibilità, l’8% superiore alla media nazionale.
Trend favorevole anche per le località dei laghi dove l’occupazione media si attesta all’86%. Valori molto positivi sono stati rilevati per le strutture delle località rurali/collinari (79%) e marine (79%). Un tasso di occupazione leggermente più basso risulterebbe, invece, per le strutture delle località montane (70%) e termali (72%).
LE PREVISIONI PER L’ESTATE 2025
Non è il boom di qualche anno fa, ma il turismo italiano, nonostante le difficoltà legate al quadro macroeconomico e alla concorrenza di destinazioni low cost, conferma il suo percorso di crescita anche nell’estate 2025. La domanda si orienta soprattutto verso mete marine e montane, entrambe in crescita del +1,1%. Le città d’arte seguono a +1%, mentre laghi e turismo rurale/collinare crescono più lentamente (+0,7% e +0,6%), anche se iniziano a beneficiare di una maggiore diversificazione dell’offerta e di una progressiva destagionalizzazione. Le aree con la dinamica più positiva sono Sud e Isole (+1,4%) e Nord Ovest (+1,3%). Il Nord Est si attesta a +1%, mentre il Centro resta stabile (+0,2%), penalizzato da un lieve calo della domanda italiana. Le richieste degli stranieri, invece, crescono ovunque, con picchi al Sud (+3,1%). Si regista anche un incremento delle prenotazioni nelle destinazioni del turismo religioso: un segnale da cogliere, dopo l’avvio deludente del Giubileo 2025, che con i prossimi appuntamenti (e il nuovo Pontefice) potrebbe amplificare ulteriormente questo segmento.Il sorpasso degli stranieri. Il contributo dei mercati esteri si rivela però sempre più determinante per sostenere la crescita del comparto. Lo conferma la composizione della domanda: quest’anno, le presenze straniere supereranno quelle italiane, una novità per la stagione estiva, solitamente dominata dalla domanda interna.
Secondo le stime di CST per Assoturismo, infatti, gli ospiti internazionali dovrebbero generare circa 107,6 milioni presenze (+1,5%), contro le 103,6 milioni degli italiani (+0,5%). La quota estera raggiunge così il 51% del totale, confermando il progressivo spostamento dell’asse del turismo verso i mercati internazionali. Le imprese ricettive segnalano un incremento delle prenotazioni soprattutto da parte dei turisti europei, in particolare da Germania, Francia, Svizzera, Belgio, Paesi Bassi, Austria, Polonia e Spagna. In lieve flessione, invece, i flussi da Australia e Cina, a causa del contesto economico e geopolitico. In rallentamento, dopo un lungo periodo di crescita, la domanda Usa.

